Lungo week-end per Umbria Danza Festival: spettacoli fino a domenica

189
   

Domenica si parte alle 8 di mattina all’Orto Medievale di Perugia

Sabato 22 luglio, alle 18.30, di scena Zugzwang di e con Elisabetta Lauro e Gennaro Andrea Lauro per Sosta Palmizi. Due individui, fratello e sorella, si ritrovano come pedine all’interno di una scacchiera, un labirinto di figure in cui sono racchiuse tutte le loro possibilità di movimento e di relazione. Chiusura del sabato affidata ad Ambra Senatore e al suo Col tempo, prodotto da CCN de Nantes. Ambra Senatore, performer e coreografa di fama internazionale, attiva tra Italia e Francia, dal 2016 direttrice del Centre Chorégraphique National de Nantes, ama sorprendere e nello spettacolo ci conduce con malizia e un pizzico di provocazione, su strade vere o false, con le quali gioca e si prende gioco di noi. Dieci anni dopo il suo primo lavoro di gruppo “Passo”, intraprende una nuova creazione con la complicità degli interpreti dell’epoca. Riunisce oggi questa squadra attorno a una danza generosa e aperta agli altri; un quartetto sullo stare insieme, tra interrogazione dell’esistenza e desiderio di felicità. 

Una performance alle 8 di mattina, in prima nazionale, nello splendido Orto Medievale di Perugia, con le compagnie Simona Bucci e Compagnia degli Istanti apre l’ultima giornata di Umbria Danza Festival 2023. Françoise Parlanti e Roberto Lori, musica dal vivo Andrea Alessi, mettono in scena Amabili Resti e Tratti. Due esperienze per perdersi e ritrovarsi. In tre repliche pomeridiane va in scena, sempre domenica, Miss Lala al Circo Fernando I in a room per la regia di Chiara Frigo e la drammaturgia di Riccardo de Torrebruna. Protagonista Marigia Maggipinto, storica interprete della compagnia del Tanztheater di Wuppertal. Come agli albori del Circo, gli spettatori si avventurano in uno spazio intimo per vedere da vicino “il diverso”, “il fenomeno”. Gran Chiusura di festival affidata a Vietnamese Mood Arabesque Dance Company. Spettacolo, in prima nazionale, composto da due inedite coreografie: Kliselamef (Femaleilk), di Nguyen Tan Loc e Melting, di Lim SunYoung. Kliselamef (Femaleilk): l‘identità delle donne vietnamite è sempre stata il duro lavoro e le difficoltà. A differenza del loro aspetto morbido e debole, sono duttili, forti, resistenti, tenaci e persistenti. “Questa danza è dedicata a mia madre, alle mie sorelle e ai miei amici, che sono sempre stati una forte motivazione per me”.In Melting, la coreografa si concentra sui gesti muscolari, sulla postura, sull’equilibrio e sui movimenti di contatto del danzatore. E tra questi movimenti si scoprono spazi e forme sconosciute. Pupazzo di neve che si scioglie, cioccolato che si scioglie, amore e mondo che si sciolgono.