“La Regione perde tempo e investe male i soldi a disposizione”

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La nota di Simona Meloni (Pd)

“Nonostante i nostri appelli e le nostre richieste, l’Umbria è ancora troppo esposta agli attacchi hacker e a farne le spese sono ancora i cittadini, per i quali diventa impossibile prenotare visite nei Cup e addirittura ai medici di famiglia non è stato possibile inviare le ricette di prenotazione nel sistema”.

   

Così la capogruppo del Partito democratico, Simona Meloni, che ricorda “le continue sollecitazioni che da inizio legislatura, come Pd, abbiamo portato avanti nel chiedere maggiore sicurezza informatica, anche attraverso il coinvolgimento del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche. Inviti e proposte rimaste lettera morta e che oggi, in presenza di un ‘bombardamento hacker’ tornano drammaticamente d’attualità”.

“Nel 2021 era stata la Regione Lazio ad essere presa di mira – dice Meloni – con un attacco importante e significativo che aveva preso di mira dati sensibili. Per l’Umbria, da luglio, vanno avanti una serie di operazioni continue e costanti che invece tendono a paralizzare il sistema della sanità. Gli attacchi hacker sono di tipo DDos, attraverso il riversare nella rete una quantità di dati tale da bloccare tutto. E l’Umbria si ritrova, pur nel 2023, in una condizione di disarmo di fronte a queste iniziative. E, a quanto pare, appaiono insufficienti e probabilmente mal utilizzati i due milioni di euro investiti per la sicurezza informatica dell’Umbria se consideriamo che da luglio scorso è la terza volta che si verifica questa paralisi. Una vera azione di rafforzamento – continua Meloni – non è più rinviabile. Settori critici quali i trasporti, l’energia, la sanità e la finanza dipendono sempre di più dalle tecnologie digitali per la gestione delle loro attività principali. Gli attacchi informatici hanno ormai raggiunto livelli tali da avere conseguenze fisiche, tangibili, a danno dei cittadini. Se è vero che la digitalizzazione porta con sé enormi opportunità e offre soluzioni a molte delle sfide che l’Europa deve affrontare, non da ultimo durante la crisi Covid-19, essa espone anche l’economia e la società a minacce informatiche che devono essere prevenute attraverso azioni concrete – conclude Simona Meloni – che anche le istituzioni europee sosterranno con decisione al fine di accrescere la ciberresilienza, combattere la criminalità informatica, rafforzare la diplomazia informatica, intensificare la ciberdifesa, promuovere la ricerca e l’innovazione e proteggere le infrastrutture critiche”.