La Pro Loco di Brufa “accende” il campanile della Chiesa di Sant’Ermete

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La Pro Loco di Brufa “accende” il campanile della Chiesa di Sant’Ermete. Un tricolore contro il coronavirus. Consegnate anche le mascherine

   

Come segno di ripresa dal periodo di restrizioni a causa del coronavirus, dalla sera del 27 aprile 2020, il campanile della Chiesa di Sant’Ermete a Brufa, si accende con i colori della bandiera italiana su iniziativa della Pro Loco del borgo medievale, frazione del Comune di Torgiano.

Altra decisione della Pro Loco di Brufa è stata quella della distribuzione di mascherine alle famiglie dei soci della Pro Loco e agli anziani del paese; a tal proposito, il Consiglio Direttivo ha dichiarato:

“La nostra Pro Loco vuole contribuire a vivere questa fase in modo attivo riaffermando con forza il proprio spirito di servizio. Siamo presenti sul territorio della frazione di Brufa per sostenere i nostri compaesani nell’approvvigionamento di mascherine. Vogliamo essere vicini alle nostre famiglie per dare un piccolo segnale di umanità e responsabilità civica. Per non dimenticare che la parola “comunità” unita a quella di “solidarietà” portano sempre una sensazione piacevole, come la speranza che ci tiene uniti nell’affrontare questa difficile prova della nostra storia”.

Brufa fu abitata dagli Umbri, dagli Etruschi e dai Romani; Castel Grifone era l’antico nome di questo borgo fortificato più volte conteso. A Brufa nel 1367 la città di Perugia fu sconfitta dai soldati del Papa guidati da J.Hawkwood, detto l’Acuto e perse il dominio dell’Umbria (1.500 morti, 2.000 prigionieri). Nel 1415, prigioniero in una torre del Castello di Brufa, Giovanni da Capestrano ebbe la visione di San Francesco che lo spinse sulla via della santità. La storia del Castello di Brufa si lega nella seconda metà del 1600 a quella di Andrea Angelini Bontempi, musicista, architetto, pittore, letterato, incisore di pietre preziose e fabbricante di orologi , che a Brufa  acquistò fabbricati e terreni. Morì nel 1705 e fu sepolto nella Chiesa dei SS.Cosma e Damiano, da lui stesso fatta edificare. Patrono del paese è S.Ermete, martirizzato con il taglio della testa al tempo dell’Imperatore Adriano, nell’anno 118 d.C.