Il Rinascimento rivive con le lezioni dell’Istituto Italiano del design

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Location prestigiosa quella scelta dall’Istituto Italiano design (Iid) di Perugia per il proprio Fashion Show andato in scena martedì 30 giugno nella sala Cannoniera della Rocca paolina a Perugia. Trentasei abiti, 6 per ogni fashion designer, tutte donne di età compresa tra i 19 e i 25 anni, con un unico comune obiettivo: stupire il pubblico realizzando collezioni ispirate alla moda rinascimentale reinterpretata in chiave contemporanea attraverso l’utilizzo del tessuto denim. L’evento, condotto da Ambra Cenci e patrocinato da Comune e Camera di commercio di Perugia, rappresenta la finalizzazione di un percorso biennale che ha visto protagonisti gli allievi del corso di fashion design dell’istituto: Elena Tarpani, Francesca Loreto, Jennu Khalechi, Ivana Sallemi, Martina Tinozzi, Marta Valigi per la creazione degli abiti e Samer Alaeddin, giovane designer che ha curato la parte relativa agli accessori indossati dalle modelle. Presenti all’evento, tra gli altri, Cristiana Casaioli, assessore a commercio e artigianato del Comune di Perugia, Daniele Gelsi, costumista teatrale e cinematografico del quale è stato possibile apprezzare alcune creazioni di ispirazione rinascimentale esposte nella sala, e le docenti dell’istituto Eleonora Granieri e Morena Fanny Raimondo. A fare gli onori di casa Matteo Gradassi e Anna Maria Russo, rispettivamente direttore e fondatrice dell’Iid di Perugia.

“La sala Cannoniera della Rocca – ha dichiarato Gradassi – è stata una scelta stilistica non casuale. La sua cromia e linearità unita alla sua austerità hanno dato risalto alle collezioni e alle sfumature del tessuto denim. La scelta del Rinascimento, poi, come periodo storico a cui ispirarsi, ha un doppio valore. Simbolico, perché vuole rappresentare il rinnovamento in atto nella scuola, la cui sede è stata trasferita recentemente in via Alessi nel centro storico di Perugia, ma anche di buon auspicio per la carriera degli allievi, oggi alla loro prima sfilata. Abbiamo lanciato ‘una sfida’ imponendo il tessuto denim per la realizzazione delle collezioni. Pur mantenendo lo stesso mood sono nate delle creazioni profondamente diverse tra loro”.

Si va, infatti, dalla purezza formale ed eleganza sobria, quasi altera, degli abiti di Marta Valigi, che ha giocato con geometrie e tagli sapienti ispirati alle grandi regine dell’età rinascimentale, all’ambivalenza uomo-donna messa in atto da Martina Tinozzi che ha creato vestiti dalla spalle larghe e gonne lunghe, per passare poi all’utilizzo di cerniere lampo, maniche e gonne a palloncino di Ivana Sallemi, agli abiti scultura dai colori tenui di Francesca Loreto, realizzati spugnando il denim con la candeggina, alla collezione di Jenni Khalechi che celebra la femminilità delle forme morbide e curvilinee della Venere del Botticelli fino ad arrivare alla collezione total black ingentilita da trasparenze e pizzi delicati di Elena Tarpani, i cui disegni richiamano le cattedrali gotiche.

“Queste abiti – ha commentato Casaioli – rappresentano opere uniche e inimitabili proprio come lo è la nostra Rocca. I modelli che abbiamo visto sfilare si inseriscono perfettamente in questo contesto dove storia, arte e creatività si fondono dando valore aggiunto all’evento”.