“Il Governo Meloni delude ancora, proroga lo stato di emergenza ma ignora le richieste di equiparazione al Cratere 2016”

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Tommaso Bori (Pd) sul post sisma del 9 marzo 2023 di Perugia e Umbertide

“Il Governo Meloni continua a ignorare le richieste dei cittadini terremotati di Perugia e Umbertide del 2024, evitando di prendere la decisione più utile, ovvero quella dell’inserimento del cratere del 2016”.

   

Così in una nota il consigliere regionale Pd, Tommaso Bori, commentando

“la proroga dello stato di emergenza per il sisma 2023, deciso ieri dal Consiglio dei Ministri. L’Esecutivo Meloni – commenta Bori – ancora una volta non risponde alle esigenze dei cittadini e il centrodestra non è in grado di far valere le esigenze dei propri cittadini con i rappresentanti nazionali dei propri partiti. Ricordiamo infatti che il Consiglio regionale dell’Umbria ha approvato all’unanimità una mozione nella quale, tra le altre cose, si impegnava la Giunta Tesei ad estendere l’ambito di applicazione delle norme emanate a seguito degli eventi sismici del 2016 che hanno colpito Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio anche ai Comuni di Perugia e Umbertide, danneggiati dall’evento del 9 marzo 2023, in modo che le popolazioni di queste aree potessero tornare il prima possibile nella loro abitazione ed evitare lo spopolamento di queste zone. Per ora c’è solo la prosecuzione dello stato di emergenza che è un palliativo – prosegue Tommaso Bori – perché servono molte risorse per adottare una serie di misure necessarie. In primis la normativa transitoria per l’immediato aggiornamento delle verifiche sui danni registrati senza maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Dall’altro andrebbe consentito ai soggetti privati, titolari di immobili danneggiati o inagibili, di accedere al sisma bonus. Serve un provvedimento per la sospensione delle imposte fino all’erogazione del contributo per la ricostruzione e un ufficio di ascolto per aiutare le persone colpite dal sisma”.