“Facciamo luce sul teatro”: la mobilitazione dell’universo teatrale umbro

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“Facciamo luce sul teatro”: la mobilitazione dell’universo teatrale umbro. Il 22 febbraio teatri aperti e illuminati in tutta Italia, 10 – per ora – quelli in Umbria

   

Saranno centinaia i teatri aperti e illuminati contemporaneamente in tutta Italia la sera del 22 febbraio, dalle 19.30 alle 21.30. Una decina al momento, ma altri potrebbero aggiungersi ancora fino a lunedì, quelli scelti per la “mobilitazione” dell’universo teatrale regionale. Obiettivo, focalizzare l’attenzione sui teatri chiusi ormai da un anno a causa della pandemia da covid.

Perugia (Cinema-Teatro Zenith e Teatro Brecht di San Sisto), Spoleto (Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti con il Teatro Stabile dell’Umbria), Assisi (Piccolo Teatro Degli Instabili), Narni (Teatro Comunale), Umbertide (Teatro Dei Riuniti), Montone (Teatro San Fedele), Cannara (Teatro Thesorieri), ed infine Trevi (Teatro Clitunno) e Spello (Teatro Subasio) gestiti da Fontemaggiore insieme al Brecht di San Sisto.

Sono queste le città umbre coinvolte con la prima lista dei teatri aderenti all’iniziativa nazionale, lanciata da “Unita” (Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo). I teatri che si illumineranno, garantendo l’osservanza di tutte le norme, si stanno però moltiplicando di ora in ora. L’obiettivo è quello di chiedere al nuovo governo e a tutta la cittadinanza

“che si torni immediatamente a parlare di Teatro e di spettacolo dal vivo, che lo si torni a nominare, che si programmi e si renda pubblico un piano che porti prima possibile ad una riapertura in sicurezza di questi luoghi”.

Con la garanzia dell’osservanza di tutte le norme anti-covid, pure i teatri umbri invitano così tutti i cittadini a testimoniare la propria vicinanza, con la propria presenza fisica. Davanti ad un teatro della propria città o del proprio quartiere si potrà così lasciare una traccia scritta di un pensiero su un foglio portato da casa o su un registro che ogni spazio metterà a disposizione. Luoghi quindi che torneranno per una sera ad incontrare, per quanto possibile fisicamente, quella parte essenziale e indispensabile di ogni spettacolo senza la quale il teatro semplicemente non è: il pubblico. Anche se con pieno senso di responsabilità, non dimenticando il momento di difficoltà che sta ancora attraversando l’Italia e in modo particolare l’Umbria in questa fase dell’emergenza sanitaria.