Elezioni rettore UniPG, il candidato più votato commenta il risultato netto

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Lavoriamo insieme per far crescere Unipg e il territorio, per un Ateneo centro internazionale di dialogo e crescita nella ricerca e nella scienza”

 

   

“Insieme, abbiamo costruito un clima diverso, un clima basato sull’ascolto, sul dialogo, sulla cura e sul primato delle relazioni. Ringrazio tutte e tutti coloro che mi hanno sostenuto in questo percorso e che hanno accolto il programma ‘Prendiamoci cura’. Auspichiamo che la fase che seguirà e tutto il Rettorato sia improntato sul tema della relazione prima di ogni forma di dialettica. Cerchiamo di lavorare insieme per far crescere Unipg, per far crescere il territorio, per far sì che questa Università sia il centro internazionale di dialogo e crescita nella ricerca e nella scienza”. È ancora emozionato Massimiliano Marianelli per l’ottimo risultato ottenuto al primo turno delle elezioni per il Rettore dell’Università degli Studi di Perugia. Un verdetto inequivocabile il suo: è risultato il candidato più votato, con 405 preferenze. Un risultato netto, che lo pone a oltre cento voti di distanza dal secondo classificato (298 voti), seguito dagli altri tre candidati con 289, 96 e 52 voti. Un distacco ampio e significativo che conferma la validità della sua visione. Il programma di Marianelli si è infatti distinto per chiarezza e fattibilità, con proposte come la riforma dello Statuto, la creazione di un nuovo Dipartimento a Terni, l’istituzione di un centro di ricerca e di una scuola di alta formazione, e l’impegno verso una governance più orizzontale, trasparente e partecipata. Una proposta politica e culturale che ha raccolto un consenso largo e trasversale, confermandone la credibilità, la capacità di aggregazione e la coerenza progettuale.

Il risultato rappresenta un segnale forte da parte della comunità universitaria, che ha riconosciuto nella candidatura di Marianelli una leadership accogliente e una visione concreta di futuro. La sua campagna elettorale, condotta con uno stile dialogante, ha saputo intercettare il bisogno diffuso di un cambiamento equilibrato, capace di superare contrapposizioni e logiche di appartenenza.

Con il secondo turno fissato per il 17 giugno, l’Ateneo si prepara a un momento decisivo. Ma la direzione è già stata tracciata: il primo turno ha espresso un orientamento limpido, premiando una proposta autorevole, aperta e orientata alle sfide del terzo decennio del XXI secolo.