CVA di Ponte San Giovanni sottoutilizzato per il Covid, la Consulta: “A settembre torni a disposizione delle associazioni”

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Le associazioni di Ponte San Giovanni continuano ad interrogarsi sull’utilizzo del CVA. Dopo aver accolto lo scorso febbraio la richiesta da parte delle istituzioni di una trasformazione temporanea della struttura in ‘centro vaccinazione Covid’, la Consulta dei Rioni e delle Associazioni (che ha in carico la gestione) pone la questione sul reale utilizzo della stessa e sulla necessità di renderla nuovamente fruibile alle attività sportive e ricreative del territorio, visto lo scorso utilizzo.

“A distanza di un mese e dieci giorni dall’inizio delle vaccinazioni – dichiara il Presidente della Consulta Gianfranco Mincigrucci – stiamo registrando come il CVA è sottoutilizzato rispetto alle premesse iniziali. Ad oggi i trattamenti sanitari si effettuano il lunedì, non sempre il pomeriggio, il mercoledì e il venerdì, mentre la struttura rimane completamente chiusa nei restanti giorni della settimana. I motivi del suo uso limitato non li conosciamo ma riteniamo utile e opportuno che possa essere sfruttata maggiormente, per garantire un migliore servizio ai cittadini e accorciare i tempi di restituzione del CVA alla Consulta, per il suo uso istituzionale. Di fronte all’emergenza sanitaria nessuno di noi ha obiettato rispetto all’esigenza di destinare la struttura a punto vaccinazioni, ma adesso è necessario rivalutare anche i bisogni delle associazioni iscritte alla Consulta, che da settembre vorranno tornare a svolgere le diverse attività motorie (pallacanestro, pallavolo, pattinaggio, ginnastica posturale, balli di gruppo) e le attività ludico-ricreative. Se non vogliamo penalizzare la grande funzione sociale che svolgono le associazioni di Ponte San Giovanni, sarà opportuno trovare una alternativa al CVA visto anche l’uso limitato che se ne fa”.