Consiglio comunale: approvato il bilancio comunale 2015/2017

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La seduta del Consiglio comunale di lunedì si è aperta con un minuto di silenzio da parte di tutti i presenti in ricordo dell’ing. Ilvano Rasimelli, per la cui morte il Presidente del Consiglio Leonardo Varasano ha espresso il cordoglio di tutta la città. Varasano ha ricordato Rasimelli come figura politica di Perugia, prima assessore comunale tra gli artefici del piano regolatore della città, quindi presidente della Provincia e, infine, senatore della repubblica. L’intervento del Presidente nel ricordare l’ing. Rasimelli è stato contestato dal consigliere PD Tommaso Bori in quanto, a suo avviso, Varasano avrebbe omesso volutamente di ricordare che Rasimelli è stato innanzitutto partigiano, membro del comitato di liberazione cittadino e massimo esponente del partito comunista. Per protesta lo stesso consigliere, dopo aver proposto una mozione di censura, considerata irricevibile, nei confronti del Presidente del consiglio, ha abbandonato l’aula. Si è quindi proceduto ai lavori per l’approvazione del bilancio, con la presentazione da parte del Presidente della II Commissione consiliare Bilancio, Francesco Vignaroli, che ha ricordato come la commissione abbia lungamente discusso il documento in tre sedute successive del 10, 17 e 22 luglio. La preconsiliare 46 –ha sintetizzato Vignaroli- propone di approvare il bilancio triennale 2015-2017 che, per il 2015 prevede 433milioni di euro di competenza  e 409 milioni di cassa, di cui 100 milioni sia in entrata che in uscita sono anticipazione di tesoreria. Il bilancio comprende anche il piano triennale delle opere pubbliche per euro 53milioni 600 mila. Vignaroli ha anche ricordato che l’organo di revisione ha espresso parere favorevole rispetto alla coerenza interna e esterna del bilancio presentato, che risulta redatto nel rispetto del patto di stabilità. In particolare, tra le osservazioni l’organo di revisione evidenzia la forte revisione della spesa e invita a porre rimedio alla eccessiva anticipazione di tesoreria. Nove, infine, gli emendamenti che sono stati presentati nell’ultima seduta della commissione e che dovranno essere definitivamente approvati anch’essi dall’Assemblea. Ad aprire il dibattito è stato il consigliere dei Socialisti riformisti Nilo Arcudi che ha sottolineato come il bilancio sia  lo strumento di pianificazione  programmazione politica di una città, che presuppone una visione, che, a suo avviso, non si evince da questo bilancio, definito un totale fallimento. Arcudi ha posto l’accento soprattutto su Gesenu e riduzione delle tasse, sostenendo che l’amministrazione non ha mantenuto le promesse elettorali fatte alla città, ha quindi sottolineato come la città stia arretrando da diversi punti di vista, soprattutto sul sociale e ha concluso con l’invito all’amministrazione, a suo avviso troppo autoreferenziale e isolata rispetto alle altre amministrazioni, ad affrontare la città a testa alta. Per la maggioranza, il primo a prendere la parola è stato il consigliere di Forza Italia, Carlo Castori che ha evidenziato come, invece, questa amministrazione abbia lavorato al bilancio come farebbe il buon padre di famiglia, risparmiando sugli sprechi non sui servizi che, anzi sono stati mantenuti e migliorati.

“Tanti piccoli recuperi economici –li ha definiti Castori- che ci permetteranno in futuro di investire in altri obiettivi razionali, che faranno di Perugia un comune virtuoso. Si sta rendendo efficiente la macchina comunale da un punto di vista energetico, si sta procedendo al recupero di aree dismesse e al non consumo di suolo. Ricordo –ha proseguito Castori- anche le idee di questa amministrazione di creare un mercato coperto con uno stile diverso, dopo tanti anni in cui se ne è parlato ma nulla è stato fatto. Si sono portati avanti progetti di mobilità sostenibile, si stanno incentivando nuovi stili di vita in modo concreto. Insomma, si è iniziato a fare sul serio per cambiare nei fatti la realtà locale. E’ vero che non tutto è stato realizzato, ma siamo qui da solo un anno.”

Il consigliere ha quindi ricordato la grande disponibilità del Sindaco Romizi ad incontrare i cittadini, a stare in mezzo a loro per ascoltare le loro esigenze. Soddisfazione per il gran lavoro svolto dall’assessore Bertinelli e dalla giunta tutta è stato espresso anche dal consigliere Stefano Mignini di Fratelli d’Italia, che ha sottolineato come il bilancio sia stato impostato su una gestione diversa della spesa rispetto al passato che comporta una gestione oculata della spesa senza, tuttavia, penalizzare i servizi. Mignini ha ricordato che  “ci accingiamo ad approvare un bilancio sapendo che questo è un anno difficile per tutti, un dato per tutti i 13milioni di euro di minor trasferimento da parte dello stato.” Mignini ha anche sottolineato alcuni punti fondamentali del bilancio, a partire dalla riduzione della spesa di 12,5 milioni di euro, il monitoraggio costante della spesa, l’analisi costante dei centri di costo, la seria riorganizzazione del personale, il non utilizzo ai fini dell’equilibrio di bilancio degli oneri di urbanizzazione. In conclusione del suo intervento, Mignini ha, dunque, sottolineato come il bilancio offra una prospettiva d’insieme sotto vari punti di vista, dimostrando peraltro un rigore umano, nella difesa dei più deboli. Due i suggerimenti alla giunta da parte del consigliere di Forza Italia Piero Sorcini, che nell’esprimere anch’egli il suo apprezzamento per il lavoro svolto soprattutto in considerazione della situazione dei conti lasciata dalle passate amministrazioni, ha guardato oltre e ha invitato l’amministrazione, da un lato ad allargare la base imponibile, mettendo in atto una dura lotta agli evasori fiscali, dall’altra a dare vita ad un nuovo piano regolatore, dal momento che quello attuale, risalente al 2002, non è più adeguato alle esigenze della città. Critico, invece, il capogruppo PD Diego Mencaroni, che ribadendo quanto già affermato nell’apposita conferenza stampa di lunedì mattina, ha messo in evidenza come la città di Perugia è più sporca, siano stati fatti tagli sul sociale, sia totalmente mancata concertazione con le parti sociali.

“Chiedo all’amministrazione –ha concluso- di non essere sordi alle richieste di Perugia, di ascoltare i cittadini e pensare alle politiche che possano garantire la coesione sociale in città.”

Quindi ha preso la parola la capogruppo M5S Cristina Rosetti che ha sottolineato, invece, l’incomprensibilità del bilancio.

“Una delle promesse tradite da questa amministrazione –ha detto- è quella della trasparenza, che era fondamentale dopo tanti anni di gestione privatistica della cosa pubblica da parte dei governi di sinistra di questa città. E’ sicuramente una delle cose più gravi perché tradisce tutte quelle promesse di miglioramento che la città si aspettava”.

La consigliera Rosetti ha quindi rimproverato l’amministrazione di non aver voluto inserire nessun elemento di rottura rispetto al passato, nessun cambiamento di rotta. A suo avviso, le spese improduttive non sono state toccate, si continua a spendere per consulenze esterne per mancanza di professionalità interne, quando basterebbe investire in formazione, la politica fiscale messa in atto è piatta, non presenta nessun elemento di novità. Ha concluso definendo il bilancio in discussione puramente politico, un bilancio che punta a far quadrare i conti cercando di non scontentare nessuno. Alla Rosetti ha replicato il consigliere Otello Numerini di Progetto per Perugia che ha, invece, messo in evidenza i numeri del bilancio.

”La giunta –ha detto- si è trovata di fronte  spese come quella per il personale pari a 46 milioni, 43 milioni di mutui, 10,7 milioni per il minimetro, 3 circa per gli affitti, 2 per la manutenzione e 10 milioni per il sociale e così via. Significativi sono stati i tagli dei trasferimenti statali, senza gli elementi compensativi che c’erano in passato.”

Numerini ha ripercorso quindi la storia degli ultimi bilanci rilevando come la situazione si sia andata appesantendo già negli ultimi due o tre anni come testimonia il fatto che i saldi di fine anno nel 2013 erano pari a 240 euro e nel 2014 addirittura a zero. Se guardiamo all’anticipazione di tesoreria, nel 2011 abbiamo avuto un tetto di 2 milioni e 8oo mila euro, nel 2012 è passata a 18 milioni e nel 2013 a 38 milioni e 300mila e nel 2014 a 38 milioni e 900mila. A chi dice che non sono state toccate le spese improduttive Numerini ha presentato il risparmio di 300mila euro per gli affitti, quello di 270mila euro per la riduzione della dirigenza comunale, per la reinternalizzazione della riscossione della tosap, tutte spese che non vanno ad incidere sui servizi.  Per i servizi, invece, Numerini ha evidenziato che i risparmi non sono stati fatti sulle spalle degli utenti ma sugli sprechi, sul sociale è stata mantenuta ferma la cifra del 2014, grazie all’ottenimento di 440mila euro da parte del Ministero. Infine, ha sottolineato che per la prima volta dopo tanti anni sono stati previsti 1,5 milioni di euro per il rifacimento delle strade. Critico nei confronti del bilancio il consigliere PD Leonardo Miccioni che ha sottolineato nuovamente come dal documento non emerga una visione socio economica della giunta. Miccioni ha quindi parlato di pressione fiscale invariata e tagli ai servizi, ponendo l’accento sul sociale e sulla rinegoziazione dei mutui che, a suo avviso, lasciano alle generazioni future un debito ancora più pesante.

“Gesenu, mense, trasporti, decoro urbano sono tutte voci che avrebbero richiesto più attenzione da parte dell’amministrazione –ha concluso- per cui il giudizio non può che essere negativo, vista la discrepanza tra quello che è stato promesso e quello che oggi viene presentato ai perugini.”

Sul futuro si è, invece, concentrato il capogruppo di Forza Italia in consiglio Massimo Perari che, se ha criticato gli interventi dei consiglieri PD, ritenendoli viziati da imbarazzo per la continuità politica che essi stessi rappresentano con le amministrazioni comunali dell’ultimo decennio, quelle che hanno portato la situazione economica e finanziaria di Perugia ai problemi di oggi, ha invece apprezzato l’intervento della consigliera Rosetti per i suggerimenti in esso contenuti.

“Abbiamo ereditato un modello di pubblica amministrazione pesante, retorico, basato sull’ideologismo –ha detto Perari- e dovremmo essere grati all’assessore al Bilancio per aver scongiurato uno scenario peggiore, ma ora bisogna passare alla fase 2 in maniera coraggiosa, rompendo con il passato perché la città lo chiede.”

Fondamentale, secondo Perari, la presenza in giunta di tecnici non succubi delle logiche di partito. A chi, tra i consiglieri, ha criticato il bilancio perché illeggibile, il consigliere forzista Armando Fronduti ha ricordato l’impenetrabilità dei bilanci delle passate amministrazioni, che ha definito volutamente incomprensibili e ha sottolineato, invece, come il senso di responsabilità, la trasparenza e l’onestà siano i punti di forza di questa amministrazione che si vedono evidenti anche nella redazione del bilancio previsionale. Infine, uno sguardo al futuro anche nell’ultimo intervento dei consiglieri, da parte del forzista Camicia che, con ironia, ha commentato che il Sindaco Romizi passerà alla storia per essere stato il primo sindaco di sinistra della città. Allo stato attuale, secondo Camicia, il bilancio ha permesso di salvare la città; per il futuro l’amministrazione dovrà porsi obiettivi ambiziosi per dare una sterzata rispetto al passato, a cominciare dalla riorganizzazione della macchina comunale. Ha quindi preso la parola l’assessore al Bilancio Cristina Bertinelli, che, dopo aver ascoltato con molta attenzione ogni intervento e ogni osservazione, ha voluto riepilogare ancora una volta il percorso di questo anno di giunta, ribadendo che una situazione deficitaria così grave come quella che la giunta si è trovata di fronte non è certo recuperabile in sei mesi.

“Stiamo monitorando la situazione giorno per giorno, ha garantito l’assessore, con un percorso nuovo anche nel metodo che coinvolge assessori, sindaco, dirigenti. L’amministrazione è trasparente, gli uffici sono a disposizione per chi vuole altre informazioni. In più, vorrei ricordare che sono stati decurtati 16 milioni e 600 mila euro di trasferimenti statali; non si era mai verificata una decurtazione così consistente, ecco perché non siamo riusciti a ridurre per il momento la pressione fiscale. Pur tuttavia siamo riusciti a non aumentarla.”

L’assessore ha quindi ricordato il lavoro certosino sulla spesa corrente, la rinegoziazione dei mutui che ha permesso un recupero di oltre 2,7 milioni di euro, la riduzione degli stanziamenti per i trasporti senza toccare di una virgola i km, il risparmio sul pef di Gesenu, cosa mai fatta prima, quando, oltre alla morosità dei contribuenti che ricadeva interamente sulla comunità, si aggiungevano i 7 milioni di euro che il comune pagava per colmare la morosità di Gesenu stessa. Bertinelli ha anche ricordato i risparmi ottenuti senza tagliare servizi (rinegoziazione dell’assicurazione, reinternalizzazione del servizio di riscossione, risparmio di personale).

“Stiamo attenti anche all’euro -ha concluso l’assessore- con un lavoro sottile che richiede tempo ma non abbiamo la presunzione di fare tutto subito, questa si che sarebbe una bugia. Ci stiamo lavorando quotidianamente in maniera molto compatta nell’interesse di tutti i cittadini. Stiamo facendo molto anche contro l’evasione con l’incrocio di dati con altri istituti che ci possono facilitare in questo lavoro. Per la prima volta ricordo che sono stati stanziati un milione e mezzo di euro per le strade, un fondo per i crediti di dubbia esigibilità, un accantonamento al fondo crediti per le partecipate per far fronte ad eventuali necessità. Ritengo che questo bilancio racchiuda tutto lo sforzo che stiamo facendo e che vogliamo fare anche per il futuro.”

Si è, quindi passati alla votazione degli emendamenti presentati in commissione lo scorso 22 luglio. Il primo, presentato dai consiglieri PD Miccioni, Mirabassi e Borghesi, era relativo alla frana di Casaglia e all’inserimento nel piano triennale delle OO.PP dell’importo di un primo stralcio pari a 300.000 euro. Come ha sottolineato il consigliere Miccioni nella presentazione dell’emendamento, l’emendamento nasce dal fatto che nel piano stesso delle opere mancava totalmente l’intervento, che poi sia l’assessore Calabrese che l’assessore Bertinelli avevano dimostrato disponibilità ad inserire con un primo stralcio e con il parere tecnico favorevole del dirigente competente. L’assessore Calabrese è intervenuto nel dibattito relativo rinnovando la proposta di rinviare i lavori al prossimo anno per un importo totale di 500.000 euro, dando la priorità all’intervento nel piano delle opere 2016, mentre il consigliere Camicia ha definito un errore politico approvare l’ emendamento dell’opposizione. A suo avviso, l’iter dei lavori dovrebbe essere di fare le dovute verifiche sulla urgenza dei lavori stessi da parte dell’assessore all’urbanistica e non di quello ai lavori pubblici e solo dopo procedere con le opere ritenute necessarie. L’emendamento, approvato all’unanimità in commissione è stato respinto dal consiglio con 17 voti contrari, 10 favorevoli e 4 astensioni. Gli altri emendamenti presentati dal Sindaco in sede di commissione Bilancio lo stesso 22 luglio sono stati invece tutti confermati dal consiglio nella seduta del 27. Particolarmente dibattuto l’emendamento n. 8 relativo al sostegno ai progetti di promozione sociale per gli anziani (19.000 euro) e soggiorni estivi per gli anziani (6.000 euro), finanziato con minore spesa per assistenza domiciliare e fondo di riserva. Come ha tenuto a sottolineare l’assessore Cicchi non si tratta di togliere fondi all’assistenza domiciliare che è finanziata con specifici progetti, ma di spostare una cifra inutilizzata al fine di favorire l’invecchiamento attivo degli anziani, che altrimenti sarebbe impossibile. Contro l’emendamento si sono levati i consiglieri di Forza Italia Sorcini e Camicia, il consigliere Arcudi che ha definito l’emendamento improponibile e il capogruppo PD Mencaroni. La consigliera M5S Rosetti ha sottolineato come il Movimento già in commissione abbia votato contro l’emendamento perché, pur condividendo la necessità di migliorare la qualità della vita degli anziani, si evidenzia la mancanza di una programmazione sulla tematica, che –come ha tenuto a spiegare l’assessore Cicchi- avviene per l’intera zona sociale, che comprende oltre al comune di Perugia anche Corciano e Torgiano e riguarda fondi che dalla regione vengono assegnati non ai comuni stessi ma alla Asl di competenza. Al termine, l’emendamento è stato approvato con 12 voti contrari, 17 favorevoli e 1 astenuto. Al termine della votazione degli emendamenti, previa dichiarazione di voto da parte dei capogruppo di PD, M5S e FI a nome dell’intera maggioranza, la preconsiliare 46 relativa al bilancio di previsione 2015-2017 è stata approvata con 21 voti a favore e 10 contrari ed è stata dichiarata anche immediatamente eseguibile.