Progetto europeo Find Your Greatness: il bilancio nell’incontro alla Sala dei Notari

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L’Assessore Varasano: “Ideato un nuovo brand per la città”

“La partecipazione al progetto ha portato a concepire un nuovo brand per la città con il contributo dei suoi cittadini e abitanti e ha fornito stimoli rispetto a una rinnovata presenza internazionale”.

   

Così l’assessore alla cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varasano, si è espresso alla conferenza finale del progetto Find Your Greatness, finanziato dal programma europeo Urbact III, che si è svolta nella Sala dei Notari di Palazzo dei Priori con la partecipazione delle delegazioni delle altre sette città europee coinvolte ed esponenti di associazioni locali. Sul tavolo dei relatori l’assessore alla cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varsano, la referente della posizione organizzativa Europrogettazione, Stefania Papa, il funzionario di Alba Iulia Tudor Drambarean, i docenti dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, Marco Tortoioli Ricci e Paul Robb, oltre a ospiti in collegamento telematico.

Il progetto Find Your Greatness è nato nel 2019. Così il Comune di Perugia, in partenariato con le città di Braganca (Portogallo), Voru (Estonia), Wroklaw (Polonia), Teguise (Spagna), Limerick (Irlanda) e Budapest (Ungheria) e con il coordinamento della città di Alba Iulia (Romania), ha risposto a un bando nell’ambito del programma Urbact. L’obiettivo era affrontare le nuove sfide competitive che le città sono chiamate a sostenere attraverso il rafforzamento delle rispettive identità e la creazione di brand per renderle maggiormente riconoscibili. Ciò nella convinzione che una strategia di marketing basata sulle eccellenze identitarie possa favorire la capacità di attrarre risorse economico-finanziarie, investimenti e capitale umano. La fase I, iniziata il 2 settembre 2019, si è conclusa con successo il 2 marzo 2020. In seguito, il partenariato ha candidato il progetto FYG alla fase II, che, approvata nel maggio 2020, si concluderà ad agosto 2022.

“In questi anni abbiamo camminato insieme, scambiato idee e instaurato relazioni”.

Ha esordito l’assessore Varasano, dopo aver dato il benvenuto agli ospiti.

“Ora  raggiungiamo il culmine di questo percorso, dopo aver celebrato per il sesto anno consecutivo il legame di affezione che abbiamo con le nostre mura etrusche grazie alla manifestazione promossa da Radici di Pietra, stavolta nell’ambito del progetto europeo”,

ha aggiunto Varasano riferendosi alla passeggiata della sera del 20 luglio, articolata lungo il tratto di mura che dall’Arco Etrusco arriva a piazza Cavallotti, proseguita in alcuni dei luoghi meno conosciuti e suggestivi di Porta Sole, fino alla casa natale di Sandro Penna e infine in piazza Grimana, con lo spettacolo a cura dell’Accademia Creativa e dell’Ensemble Perugia Saxophone.

“In questo progetto europeo ogni città ha cercato di portare il meglio di sé, la propria originalità, ciò che la rende unica e riconoscibile. Siamo partiti dalle mura etrusche per farne un nostro brand perché per noi rappresentano un crogiolo di sentimenti e storia, un elemento che può assumere un significato nuovo in virtù di quello ‘spirito etrusco’ che aleggia tra le antiche pietre. Il percorso fatto, frutto di un impegno corale, per cui ringrazio in particolare gli uffici della Europrogettazione e della Uo Cultura, non finisce qui. L’auspicio è che da oggi ne inizi uno nuovo con stessa la volontà di andare avanti insieme”.

Tortoioli Ricci, coordinatore del biennio magistrale specialistico in Brand design dei territori dell’Accademia di Belle Arti, che ha portato avanti il progetto con Paul Robb, professore di Graphic Design, ha spiegato come è nato il brand Perugia Etruscan Spirit.  Approfondendo il simbolo delle mura etrusche con cui Perugia si era candidata nell’ambito del progetto Urbact, è anzitutto emerso che,

“se ogni grande muro della storia è stato costruito contro qualcuno o per tenere altre popolazioni lontane, le mura sono anche cerniere tra l’interno e l’esterno, e, come nel caso di Perugia, sono ‘vive’ perché ci sono abitazioni che su quelle pietre millenarie poggiano. Inoltre, vivere dentro le mura significa far parte di una comunità”.

Cinquanta studenti hanno svolto un lavoro di ricerca sul campo, con interviste ed esplorazioni per due anni accademici, per indagare lo “spirito etrusco”, cioè

“il senso di autonomia e indipendenza individuato come elemento distintivo della città. Indagando il concetto delle mura – ha spiegato ancora Tortoioli Ricci – è emerso che Perugia può essere identificata attraverso lo spirito etrusco, uno spirito di autonomia e indipendenza che attraversa la storia della città e che la rende adatta a diventare la casa di tutti gli spiriti liberi”.

Tra le iniziative sviluppate dai ragazzi dell’Aba nell’ambito del progetto di branding, ci sono un carattere tipografico ispirato all’alfabeto etrusco, laboratori di diffusione con commercianti e imprenditori della città, city trails, cioè percorsi tematici basati sulle figure chiave della storia perugina (come Dottori, Capitini e Penna) che sono stati anche trasformati in podcast utilizzabili come audioguida e disponibili sulla piattaforma perugiaetruscanspirit.com. Gli studenti hanno inoltre sviluppato una serie di progetti in forma prototipale e di ricerca che possono diventare nuove iniziative culturali per la città.

Stefania Papa, referente del progetto per il Comune di Perugia, ha ricordato che dal brand Perugia Etruscan Spirit si è poi partiti per definire un piano di azioni integrate per aumentare la percezione di Perugia come città storica, città etrusca, internazionale e sostenibile e per fornire linee guida tese a rafforzare il posizionamento turistico della città. Il gruppo cittadino locale (Urban Local Group), che ha giocato un ruolo centrale nella definizione del piano e che sarà coinvolto anche in futuro, ha identificato alcuni settori di intervento principali, tra cui comunicazione e marketing, patrimonio culturale e industriale, turismo esperienziale. Il piano di azioni integrate rappresenta “una tabella di marcia”, anche se diverse misure sono state già attuate sia grazie all’Accademia sia grazie a Radici di Pietra, associazione a cui si deve anche l’evento dello scorso 30 maggio, una edizione speciale di Abbracciamo le mura, con 60 bambini delle scuole primaria Fabretti e secondaria di primo grado San Paolo, per un abbraccio ideale a tutti i bambini d’Europa.