Citerna: boom all’esordio di “L’infinito è donna”

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Dopo “Musicando sotto le Stelle” il festival “E se le donne” non rallenta assolutamente la corsa al successo, facendo il pieno di partecipazioni nel giorno di inizio della mostra d’Arte Tripersonale dal titolo “L’infinito è donna:#womenland”.
In questa kermesse di momenti culturali, ben studiati ed organizzati, il comune di Citerna ha fatto vivere ai suoi cittadini e a tanta gente accorsa dai comuni limitrofi, sabato 29 luglio in Sala de “Gli Ammassi” molto particolare e suggestivo. L’Assessore alle Politiche Culturali Giulia Gragnoli ha introdotto la mostra portando i saluti dell’Amministrazione, della quale ha sottolineato la sensibilità ed attenzione verso il rispetto di genere. La mostra esprime modi diversi di parlare di arte attraverso 3 generi di pittura e scultura differenti uniti sotto uno stesso tema. Elide Maurizi in arte Lide, Giancarlo Matteucci e Sandro Epi, sono i protagonisti della mostra che si sono presentati al pubblico e hanno dato voce ai loro temi dell’esposizione. Il Prof. Paolo Bà, attualmente Presidente dell’Associazione Amici dei Musei-Porta dell’Umbria a San Giustino, ha arricchito le singole presentazioni attraverso la sua esperienza e sensibilità. Nel contesto de “l’Infinito è Donna”, l’Amministrazione ha ritenuto doveroso inserire un momento dedicato a “Le farfalle “, donne operate di tumore al seno dell’Associazione Altotevere contro il cancro (A.A.C.C.) di Città di Castello, che il borgo di Citerna accoglie con sentita vicinanza affinché possano veicolare al meglio il loro messaggio di prevenzione ad un cancro che, come hanno specificato loro stesse, sta iniziando ad interessare purtroppo anche il mondo maschile. Le rappresentanti di questa associazione hanno inoltre introdotto il movimento “Europa donna”, nato con la stessa filosofia operativa locale ma che persegue l’ambizioso obiettivo di prevenzione su scale europea.
La serata si è conclusa con un momento musicale sulle note del violino suonato da una giovanissima studente del Dams dell Università di Bologna, Azzurra Zappalà. La mostra sarà aperta fino al 20 agosto p.v.