Chiusura del Museo di Palazzo della Penna: il gruppo del Pd a Palazzo dei Priori

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Per chiedere l’attivazione della commissione controllo e garanzia

“La chiusura, seppur temporanea, dei tre poli museali Cappella San Severo, Palazzo della Penna, e Complesso Templare di San Bevignate, è un fatto inaccettabile e vergognoso per un capoluogo di regione come Perugia, che infatti ha già sortito in città preoccupazione e indignazione”.

   

Inizia così una nota a firma del Gruppo consiliare del Partito Democratico a Palazzo dei Priori.

Tecnicamente, si tratta del recesso dai servizi di gestione dei tre circuiti museali da parte di Munus s.r.l., la stessa che aveva già comunicato il recesso anche dal servizio di gestione del sito di San Francesco al Prato, che neanche stavolta vedrà così la sua riapertura a breve.

Difficile calcolare il danno arrecato ai servizi culturali della città, e ovviamente ai suoi operatori, tanto più che questo fatto si è verificato in un periodo estivo di forte presenza turistica.

“Un’assenza pesante, quella di una politica culturale, da parte dell’Amministrazione Romizi. Abbiamo per questo attivato la Commissione consiliare controllo e garanzia, per verificare la corretta valutazione su Munus da parte del Comune di Perugia, che al momento vede chiuso il proprio circuito museale nel periodo di maggior afflusso turistico”.

Di seguito la richiesta di attivazione:

VISTO CHE:

A seguito di apposito bando di gara del 02/08/2016 (prot. n. 141058 della medesima data) e della relativa procedura di affidamento, il Comune di Perugia ha assegnato alla società Munus s.r.l. Arts & Culture il servizio di gestione dei servizi per il pubblico nel circuito museale comunale Cappella San Severo, Palazzo della Penna, Complesso Templare di San Bevignate (contratto rep. n. 47476/1577 del 18.05.2017);

Tale affidamento, della durata originale di 36 mesi (fino al 31/01/2020), è stato rinnovato per altri 36 mesi (fino al 31/01/2023), ai sensi dell’art. 63, comma 5, D Lgs. n. 50/2016 (Codice dei Contratti), come previsto dal disciplinare di gara (Determinazione Dirigenziale n. 268 del 04/02/2020 – contratto rep. n. 47916/2017 del 18.10.2022);

Con Determinazione Dirigenziale n. 204 del 31/01/2023 è stata disposta, nelle more di espletamento della procedura di gara per l’individuazione di un nuovo contraente, la proroga della predetta concessione sino al 31/07/2023;

Con la medesima determinazione è stata indetta una procedura di aggiudicazione del servizio in questione (bando prot. n. 32336/2023, con scadenza della presentazione delle offerte al 14/03/2023), alla quale ha partecipato in qualità di offerente la sola Munus s.r.l.;

In data 20/06/2023, con nota prot. n. 141597, e come riferito dalla Giunta Comunale in data 22/06/2023, la predetta società ha comunicato la mancanza di interesse e la rinuncia alla gara in parola, in corso di svolgimento;

Ciò ha comportato l’annullamento della predetta procedura di affidamento e la chiusura, dal giorno 23/06/2023, delle strutture museali su indicate;

La notizia è stata ripresa da vari organi di stampa, che hanno sottolineato anche il prevedibile danno ai servizi culturali della città, danno aggravato dal fatto che l’evento si è verificato in un periodo di forte presenza turistica;

La Giunta Comunale, nell’avviso di chiusura delle strutture su indicate, ha comunicato che si sarebbe impegnata a provvedere alla riassegnazione del servizio di gestione, anche se non sono chiare le tempistiche di tale procedura, tanto che, ad oggi, i siti in questione sono ancora chiusi al pubblico;

A ciò deve aggiungersi anche la situazione di disagio, anch’essa riportata dalla stampa, di una decina di lavoratori dipendenti della Munus s.r.l., privati dei loro incarichi;

La medesima Munus s.r.l. aveva, dopo aver vinto la relativa gara per l’aggiudicazione, precedentemente comunicato il recesso anche dal servizio di gestione del sito di San Francesco al Prato, con il conseguente slittamento della riapertura del complesso monumentale almeno a dopo l’estate 2023;

RITENUTO CHE:

La gravità di quanto accaduto, sia in termini di danno d’immagine che di danno culturale-economico nei confronti della città, debba costituire oggetto di seria discussione nelle competenti sedi, soprattutto in merito all’affidamento di un servizio così importante per la città di Perugia, originariamente concesso, poi rinnovato e prorogato in favore di un soggetto che si è poi dimostrato inaffidabile nello svolgimento del compito attribuitogli;

La circostanza per cui la società in questione abbia presentato un’offerta anche per il nuovo affidamento, disposto a gennaio 2023, rafforzi la necessità espressa nel precedente punto;

Debba oltretutto chiarirsi se, poiché a seguito della rinuncia della Munus s.r.l. alla partecipazione alla gara in corso è stata disposta la chiusura delle strutture su indicate immediatamente, pur essendo il regime di proroga del precedente servizio valido fino al 31/07/2023, assieme alla mancanza di interesse espressa con la nota del 20/06/2023, la società non abbia comunicato un’oggettiva incapacità a svolgere ulteriormente i propri compiti, anche per un solo ulteriore mese;

Pertanto, tutto quanto sin qui esposto richieda un’attenta analisi, al fine di comprendere se siano stati valutati tutti gli elementi qualificanti, in particolare quelli di rischio, della società vincitrice, sia al momento dell’originario affidamento sia, soprattutto, al momento della proroga dello stesso nel gennaio 2023 e al momento della valutazione dell’offerta dalla società stessa presentata nella procedura in corso sino al 22/06/2023;

Si richiede l’attivazione della V^ Commissione Consiliare Permanente di Controllo e Garanzia per verificare la regolarità degli atti, in particolare:

Per verificare, tenuto conto anche di quanto accaduto in sede di nuova procedura di affidamento, la corretta valutazione della capacità tecnica ed economico-finanziaria della società Munus Arts & Culture s.r.l. di poter svolgere le prestazioni oggetto della procedura di affidamento, oltretutto rinnovato e prorogato, della gestione dei servizi per il pubblico nel circuito museale comunale Cappella San Severo, Palazzo della Penna, Complesso Templare di San Bevignate.