Card. Bassetti: “L’evento di Firenze farà crescere segni speranza”

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Fonte foto: Ansa.it

Da domani l’Incontro tra vescovi e sindaci del Mediterraneo

   

Al via da domani a Firenze l’evento “Mediterraneo, frontiera di pace 2”, promosso dalla Presidenza della Cei.

Lo ricorda, alla vigilia dell’evento, il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve.

Saranno a Firenze Papa Francesco e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, domenica 27, il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, mercoledì 23 febbraio, e oltre centoventi tra vescovi e sindaci in rappresentanza delle Chiese e delle città di tre continenti che si affacciano sul Mediterraneo.

In vista dell’evento di Firenze “sento il dovere di dire una parola a tutti voi, che siete la mia famiglia diocesana”, scrive Bassetti nel suo messaggio rivolto alla comunità perugino-pievese. “È un fatto di rilievo storico che le Chiese si incontrino in quanto mediterranee – prosegue il presule -, perché i problemi del mare nostrum vanno affrontati e risolti insieme. Occorre una visione poliedrica e non miope per affrontare le gravi crisi dell’area mediterranea. Anche l’incontro dei sindaci riveste un analogo valore storico e profetico. Nel pensiero di Giorgio La Pira, le città sono il nesso attraverso cui passa la storia, perché è in esse e grazie ad esse che le giovani generazioni accolgono valori, sogni, tecnologie per far fronte alle sfide presenti”.

“Il Mediterraneo è uno dei teatri massimi delle tensioni sociali” e, evidenzia Bassetti, “sono convinto che c’è un bene comune del Mediterraneo, costruendo il quale si pone un tassello determinante e imprescindibile per l’intera famiglia umana”. “I sindaci mediterranei che hanno risposto all’invito del loro collega di Firenze, Dario Nardella – conclude il cardinale -, porteranno in quella città la storia di comunità provate dalla pandemia, dalla lunga crisi economica e dalle crisi migratorie; presenteranno il volto autentico di città in cui sono tuttora le macerie delle guerre”. “Tutti ci sentiremo impegnati a far crescere segni concreti di speranza”, conclude Bassetti.