Gr.est, oltre 1.500 ragazzi per la Giornata diocesana

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Messa di Natale, la celebrazione al carcere di Capanne del Card. Bassetti

Promossa dal Coordinamento degli oratori

   

Dopo due anni di “stop”, a seguito della pandemia, ritorna la tanto attesa Giornata diocesana dei Gr.est.

(Gruppi estivi) promossa dal Coordinamento oratori perugini (Cop) insieme alla Pastorale giovanile dell’archidiocesi di Perugia-Città della Pieve.

In più di 1.500 bambini e ragazzi, dai 6 ai 13 anni, accompagnati da centinaia di animatori ed educatori, si daranno appuntamento mercoledì 22 giugno, alle ore 9, al Percorso Verde “Leonardo Cenci” del capoluogo umbro, con punto di accoglienza e saluto delle autorità civili e religiose nei pressi della pista ciclabile.

    A salutare i partecipanti delle 40 realtà oratoriali perugino-pievesi, saranno la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, il vescovo ed amministratore diocesano mons. Marco Salvi, il responsabile del Cop don Riccardo Pascolini, il direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile don Luca Delunghi e diversi sacerdoti e coordinatori di oratorio.

    Non mancherà il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito dal 27 maggio scorso, da sempre molto attento e sensibile alle giovanissime e giovani generazioni, definite dallo stesso porporato, utilizzando un’espressione cara al sindaco “santo” di Firenze Giorgio La Pira, “rondini che vanno verso la primavera”.

    Per Bassetti sarà il giorno del “congedo” dalle sue “rondini”, ma avrà altre occasioni per rincontrarle. Una realtà, quella oratoriale, definita dal cardinale Bassetti alla Giornata diocesana dei Gr.est del 2019, l’ultima a svolgersi prima della pandemia, «un ottimo esperimento per farvi crescere insieme, per fare di voi degli amici e dei fratelli che si sostengono nei momenti difficili, soprattutto per costruire delle nuove famiglie e un nuovo mondo fondato su quattro valori fondamentali: la famiglia, la parrocchia, la cultura e il lavoro».

    “Queste parole – commentano dal Cop – si sono rivelate profetiche perché nel tempo del Covid-19 gli oratori, in presenza o a distanza, hanno continuato ad essere al servizio dei bambini, dei giovani e delle loro famiglie, contro la solitudine e l’isolamento, con legami di senso profondo che ci hanno traghettato fino ad oggi”.