“Bori chieda a chi lo ha commissariato dei rapporti della sinistra con la Russia”

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La nota di Virginio Caparvi (Lega)

“Cercare di screditare gli altri sempre e comunque è un gioco che piace molto al segretario regionale del Partito Democratico, Tommaso Bori, noi non ci prestiamo a queste speculazioni prive di qualsiasi fondamento”.

   

Così il segretario regionale Lega Umbria, On. Virginio Caparvi.

“Esprimo pieno sostegno al senatore Simone Pillon, oggetto di beceri attacchi da parte di certa stampa di sinistra e di esponenti politici a cui evidentemente piace sguazzare nel fango della polemica fine a sé stessa – prosegue – Le illazioni dell’Espresso sono totalmente prive di fondamento, così come lo stesso Pillon ha spiegato in un intervento che mi auguro venga ripreso anche da quei canali di informazione che non hanno esitato a divulgare la accuse strumentali, ma che troppo spesso si dimenticano di ascoltare la difesa legittima. Il senatore Pillon ha spiegato per filo e per segno il suo pensiero in merito alla guerra e la sua versione dei fatti circa le congetture che gli vengono mosse, ed è lecito si difenda con ogni mezzo che riterrà opportuno. Al segretario Bori, eletto con il voto di nemmeno la metà degli iscritti in Umbria del Partito Democratico, consiglio di chiedere a quei padrini che lo hanno commissariato, essi provenienti da lunghe tradizioni politiche e poi confluiti nel PD, quali fossero i rapporti tra i vecchi partiti di sinistra e la Russia, perché su questo argomento ci sarebbero da fare inchieste giornalistiche degne di tale nome e non certo sui senatori della Lega”.