La Fondazione Carit approva il nuovo documento programmatico previsionale

115
 


10 milioni per il territorio nel 2026

   

 

Il Comitato di indirizzo della Fondazione Carit, nella seduta odierna, ha approvato all’unanimità, con il parere favorevole dell’Assemblea dei Soci, il Documento Programmatico Previsionale 2026 (DPP2026) mediante il quale palazzo Montani Leoni pianifica le risorse e gli obiettivi della propria attività erogativa, definendo le azioni e gli strumenti, le priorità e i settori d’intervento.

 

10 milioni di euro per il territorio a sostegno del Terzo settore e delle istituzioni pubbliche per progetti di terzi, bandi e iniziative proprie nell’ambito della ricerca scientifica, dell’arte e cultura, della sanità pubblica, dell’istruzione, del volontariato e dello sviluppo locale, come riportato nella tabella di seguito:

DESTINAZIONE DELLE RISORSE

 

 

Stanziamento DPP 2026

%

 Accantonamento ex art. 1, comma 44 Legge 178/2020 da utilizzare in parti uguali a valere sui settori Arte, attività e beni culturali e Sviluppo locale

2.859.773

28,58

RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA

300.000

3,00

ARTE, ATTIVITA’ E BENI CULTURALI

1.900.000

18,99

SALUTE PUBBLICA MEDICINA PREVENTIVA E RIABILITATIVA

1.300.000

12,99

EDUCAZIONE, ISTRUZIONE E FORMAZIONE

844.815

8,45

VOLONTARIATO FILANTROPIA E BENEFICENZA

900.000

9,00

SVILUPPO LOCALE

1.900.000

18,99

 

10.004.588

100

L’attenta politica di bilancio perseguita dalla Fondazione – ha spiegato il Presidente Strinati– ha consentito di prevedere per l’anno 2026 risorse per complessivi Euro 10.004.588, con un netto incremento rispetto alle risorse appostate in passati Documenti Programmatici Previsionali.

 

La Fondazione ha altresì a disposizione il Fondo Stabilizzazione erogazioni che ammonta a complessivi 15 mln, che potrebbero coprire tre anni di attività.

Secondo quanto definito nel Programma Pluriennale di attività 2024-2026, la Fondazione intende contribuire anche nel 2026 allo sviluppo della coesione sociale, alla promozione della cultura, della formazione e dello sviluppo economico, alla sostenibilità ambientale e alla salute pubblica della comunità territoriale di riferimento, attraverso la messa a sistema delle realtà esistenti per favorire approcci innovativi e attuabili.

In tale direzione la Fondazione, attingendo dal proprio patrimonio di esperienze, consolidato e radicato nella comunità in trentatré anni di attività, cercherà di individuare azioni che permettano anche sperimentazioni innovative e sinergiche tra tutti gli stakeholders e gli attori di riferimento. Incentiverà quindi il processo di ascolto e di coinvolgimento degli enti pubblici e del privato sociale allo scopo di analizzare le problematicità della comunità e mettere in campo azioni incisive volte alla risoluzione di emergenze prioritarie.

 

In linea con quanto stabilito pertanto in sede di Programma pluriennale 2024-2026, nell’esercizio 2026 la Fondazione ha in animo di proseguire con la pubblicazione di alcuni bandi per consentire agli stakeholders territoriali di presentare progetti per specifici ambiti di intervento. I temi su cui si fonderanno i bandi e le iniziative proprie potranno essere presumibilmente i seguenti:

sostegno al Terzo settore per il contrasto alle povertà, alle fragilità sociali per l’aiuto delle persone che vivono in condizione di disabilità, per il disagio giovanile, nonché e soprattutto per la cura e l’assistenza agli anziani e, puntando sempre sul modello di welfare comunitario;

supporto alle scuole pubbliche per promuovere lo studio delle lingue straniere, per la valorizzazione e creazione di laboratori specialistici, di palestre adeguatamente attrezzate e di spazi di aggregazione innovativi e flessibili, nonché per l’adeguamento e l’efficientamento delle attrezzature didattiche;

potenziamento delle manifestazioni sportive, in quanto importante veicolo per lo sviluppo economico e turistico del territorio;

promozione di eventi musicali e di spettacoli teatrali di prestigio per il potenziamento culturale della comunità;

mostre d’arte e restauri di beni storico artistici.

Come sperimentato con successo negli scorsi anni, anche per il 2026 si potrebbe prevedere la pubblicazione di un bando per “Richieste generali di contributo”, che interesserà tutti i settori di intervento in cui opera la Fondazione per dare la possibilità a tutti i soggetti interessati di programmare e realizzare progetti finalizzati ai bisogni del territorio.

 

Anche quest’anno, il rapporto dell’ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa) ha messo in evidenza come la Fondazione di Terni e Narni occupi ormai stabilmente il 31° posto tra le 86 Fondazioni bancarie italiane, nonché la 14° posizione tra quelle medio/grandi.

 

Il testo completo del DPP2026 sarà consultabile a breve sul sito istituzionale della Fondazione www.fondazionecarit.it

 

Terni, 29 ottobre 2025