La Fondazione Carit sale al 32/o posto in Italia per patrimonio

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Oltre 216 milioni di euro nel 2021

   

Passa dal 36/o al 32/o posto, nell’elenco delle fondazioni bancarie italiane, la Fondazione Cassa di risparmio di Terni e Narni che, grazie al rafforzamento della propria posizione patrimoniale, entra così a far parte delle fondazioni medio/grandi, con un patrimonio di oltre 216 milioni 500 mila euro, accresciuto di 8 milioni nell’ultimo anno. Sono alcuni dei dati forniti, in una conferenza stampa di fine anno, dal presidente dell’ente, Luigi Carlini.

Il quale ha sottolineato “con molta soddisfazione” che quest’anno “sono stati raggiunti risultati superiori ad ogni aspettativa, considerando la difficile situazione che si sta vivendo”.

“La pandemia – ha sottolineato – ha fatto emergere e aggravato alcune disuguaglianze già presenti nella nostra società. In questo contesto la Fondazione è riuscita a garantire e ad aumentare il proprio trend erogativo a sostegno delle realtà economiche, culturali e sociali messe a dura prova dalla crisi generale”.

Dai 5 milioni di euro circa annui erogati nel periodo 2016-2019, si è infatti passati agli 11 milioni di euro del 2020 e ai 15 milioni di euro del 2021, anno in cui sono stati raggiunti tutti gli obiettivi stabiliti dal comitato di indirizzo nel Documento programmatico previsionale annuale e nel Programma triennale 2021-2023. Tra i fondi stanziati, oltre 4 milioni e 600 mila euro hanno riguardato l’arte, le attività e i beni culturali, 2 milioni e 600 mila lo sviluppo locale, 2 milioni e 100 la salute pubblica e la medicina preventiva e riabilitativa, un milione e 800 mila il settore volontariato, filantropia, beneficenza, poco più di un milione l’istruzione, l’educazione e la formazione e infine 450 mila euro circa la ricerca scientifica e tecnologogica”.

Dieci i bandi pubblicati, rispetto ai sette dello scorso anno, stanziando complessivamente 6,7 milioni di euro. Per quanto riguarda le iniziative proprie, sempre nel 2021 sono stati predisposti progetti e studi di fattibilità in collaborazione con le istituzioni locali e con le associazioni del terzo settore.