Bistocchi annuncia tagli: “non economie di gestione, ma risparmi strutturali”

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“Dobbiamo  poter contare di più, ma costando di meno”

   

“Dobbiamo poter contare di più, ma costando di meno: questo è il nostro modo di intendere la politica e per questo oggi siamo qui a presentare un piano di risparmio di oltre 1 milione di euro da parte dell’Assemblea legislativa”: lo ha detto stamani, in una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Cesaroni, la presidente dell’Assemblea legislativa Sarah Bistocchi, alla presenza del segretario generale Dante De Paolis.

“Non si tratta di economie di gestione, ma di risparmi strutturali – ha spiegato la Presidente – quindi non sono risorse non spese che a fine anno l’Assemblea restituisce alla Giunta in quanto non utilizzate, ma risorse a cui l’Assemblea legislativa rinuncia per affidarle alla Giunta, in modo da poter finanziare e sostenere progetti per i servizi alla persona e per i bisogni dei cittadini. Lo facciamo intervenendo su capitoli specifici del bilancio e andando a efficientare la macchina pubblica in un’ottica di risparmio, esattamente come faremmo se fosse casa nostra”.

“Il Palazzo – ha detto – deve costare di meno, abbiamo deciso di dare questo esempio: 1 milione di euro di risparmi, in parte intervenendo su capitoli specifici del bilancio, ma anche efficientando e facendo una programmazione più puntuale su servizi e consumi, esattamente come fanno gli umbri e le umbre amministrando la propria casa, perché palazzo Cesaroni è la casa di tutte e di tutti. Fra le diverse voci individuate quelle dei trasferimenti correnti per il funzionamento dei gruppi consiliari (consulenze, stampe, spese telefoniche), un capitolo che può essere decurtato anche in buona percentuale, fino a un risparmio di circa 100mila euro. In secondo luogo, non è più necessaria una quota associativa alla Scuola di amministrazione pubblica di Villa Umbra, pari a 15mila euro. Altra voce quella costituita dagli assegni per i vitalizi, pari a 250mila euro, in quanto sono ridotti i numeri degli assegni vitalizi che versiamo.

Altro capitolo è quello per l’attuazione di politiche maggiormente ecosostenibili, vale a dire politiche di risparmio ‘ambientale’, sul versante energetico della corrente, su un uso sostenibile al massimo delle luci all’interno del palazzo, ma anche all’utilizzo della carta. Un risparmio quindi, stimabile in 80mila euro, che possiamo determinare con la nostra condotta. Una stima attorno ai 100mila euro riguarda servizi vari: informatici, manutenzione hardware e software, con una razionalizzazione delle spese e al contempo valorizzando il personale, che rappresenta il nostro più grande potenziale e che deve essere espresso al meglio. Ultima voce, intorno ai 500mila euro, con la riduzione di spese per beni mobili, acquisti vari, manutenzione straordinaria, tutte voci che non sono un reso, ma un taglio. Già così siamo oltre il milione di euro”.

“Manca ancora un tassello – ha concluso la Presidente – che non potrà mancare: la riduzione dei costi della politica. Sentiamo la necessità in questa stagione come classe politica, in modo trasversale, di dare un segnale chiaro ai cittadini. Su questo aspetto mancano ancora dei passaggi, di consultazione con i capigruppo, per capire non tanto se farli, ma come farli. Questa è la nostra idea di fare politica e questo è un primo step, a cui ne seguiranno altri”.