Via libera dell’Assemblea Legislativa regionale alle modifiche al testo unico sul commercio

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Pastorelli: “Un utile strumento per migliorare l’offerta e garantire decoro e sicurezza”

   

Nei giorni scorsi l’Assemblea Legislativa dell’Umbria ha accolto la proposta della giunta in merito alle modifiche della legge regionale sul commercio n. 10 del 13 giugno 2014 (Testo unico in materia di commercio)”.

Le modifiche principali riguardano l’art. 22 bis (aree tutelate).

Al comma 4 in particolare viene inserito il principio secondo cui “nell’ambito della programmazione comunale di cui all’articolo 11 i comuni possono altresì prevedere limiti di distanza per le attività di vendita di cui al comma 1 a fronte di motivate esigenze volte a garantire la sicurezza stradale ed evitare addensamenti di traffico e disturbo della quiete pubblica, nonché a tutelare l’ambiente urbano e, comunque, non allo scopo di limitare la concorrenza. “È aggiunto inoltre il comma 4bis che così recita: “Nelle aree da sottoporre a tutela di cui al comma I ed esclusivamente per la tutela dei motivi imperativi di interesse generale di cui all’articolo 18, comma 1, lettera I-bis), i comuni, inoltre, possono stabilire, per le attività commerciali, eventuali limiti di orario e cautele da adottare per il contenimento delle emissioni rumorose, nonché limitare o vietare la vendita di bevande alcoliche e la vendita di bevande contenute nei contenitori di vetro”.

Quanto previsto al comma 4-bis trova applicazione anche per le attività commerciali in esercizio al momento dell’entrata in vigore della legge.

Alla luce delle modifiche introdotte è ora attesa l’emissione del relativo regolamento esecutivo.

“Accogliamo con favore le modifiche al testo unico regionale sul commercio – commenta l’assessore Clara Pastorelli – che recepiscono, da un lato, alcuni indirizzi ministeriali, ma, soprattutto, le richieste avanzate dalla nostra Amministrazione. Il risultato finale è frutto di un positivo confronto tra i vari soggetti istituzionali competenti, che si pone l’obiettivo di fornire ai Comuni degli strumenti utili per migliorare l’offerta commerciale e tutelare, nel contempo, le aree nevralgiche delle città. Appare evidente – continua l’assessore – quanto sia necessario fornire ai Comuni, ossia agli organi più strettamente legati al territorio e vicini ai cittadini, la possibilità di prevede divieti o limitazioni agli esercizi commerciali nelle aree particolarmente sensibili delle città. Ciò avverrà sulla base di parametri oggettivi e indici di qualità del servizio onde tutelare ragioni di sostenibilità ambientale, sociale e di viabilità e per garantire la salvaguardia delle zone di pregio artistico, storico, architettonico e ambientale. Il tutto garantendo, nel contempo, sia l’interesse della collettività, inteso come fruizione di un servizio adeguato, sia quello dell’imprenditore al libero esercizio dell’attività. Non sfuggirà che, con le modifiche in oggetto, sarà possibile, da un lato, difendere il decoro nelle aree storiche della città e, dall’altro, dare un contributo in termini di maggiore sicurezza soprattutto in relazione alla vendita di alcolici e di bevande in contenitori di vetro o lattine. L’auspicio ora è che venga adottato al più presto il regolamento regionale esecutivo onde poter procedere poi all’aggiornamento della normativa comunale di dettaglio al fine di essere concretamente operativi”.