Pastorelli: “La Regione mette il paziente al centro”

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Il Capogruppo della Lega Umbria parla di “risposte tempestive e corrette”

   

Mettere il paziente al centro garantendo risposte tempestive e corrette a chi ne faccia richiesta è uno degli scopi principali della delibera proposta dall’assessore Luca Coletto e che le Regione ha approvato e nella quale si stabilisce che i vertici organizzativi delle aziende sanitarie regionali, ossia direttori di distretto, di presidio e generale, ‘dedichino tre ore settimanali ciascuno al ricevimento dei cittadini, nei casi in cui l’attività degli organismi preposti a livello aziendale a fornire risposte non abbia consentito il superamento delle criticità rappresentate'”: a ricordarlo è il capogruppo regionale Lega Umbria Stefano Pastorelli.

“Proprio come chi fa politica deve ascoltare il cittadino – osserva – allo stesso modo anche chi ricopre un ruolo dirigenziale nella sanità ha il dovere, se gli viene richiesto, di ascoltare il paziente, i suoi bisogni e l’esperienza della sua malattia allo scopo di comprendere le sue esigenze e cogliere eventuali criticità esistenti. Il paziente, il cittadino, deve acquistare un ruolo attivo, partecipativo – sostiene Pastorelli in una not – anche quando si tratta di valutare il lavoro svolto dalle varie aziende sanitarie. Uno dei problemi più grandi avvertiti dai cittadini riguarda lo smaltimento delle liste di attesa che, come specificato dalla Giunta, è uno degli obiettivi prioritari dei Servizi sanitari regionali. L’ascolto efficace è fondamentale, strategico se si vuole dare vita ad una sanità di qualità. È importante ‘fare sistema, fare squadra’ con l’aiuto coordinato delle risorse disponibili e con il supporto di tutti gli attori coinvolti. In tutto questo l’unica propaganda è quella di un Partito democratico, sempre più allo sbando in Umbria come nel resto del Paese, che negli ultimi anni di governo regionale, con scelte scellerate e improntate più a soddisfare la brama di poltrone che non a garantire servizi e cure per i cittadini, ha portato la sanità in una pericolosa deriva. Oggi quegli stessi personaggi non perdono occasione di sparare polemiche a caso, troppo preoccupati della loro campagna elettorale da non accorgersi delle importanti strategie messe in campo dalla giunta Tesei per ripianare problematiche annose”.