Verini, Trafomec: “Fare di tutto e subito per garantire produzione e occupazione

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“Per la Trafomec di Tavernelle quello di oggi poteva essere ricordato come uno dei giorni più bui della sua storia, ma grazie alla tenacia dei lavoratori e ad una mobilitazione sociale ed istituzionale davvero importante, oltre ad aver scongiurato temporaneamente il distacco della corrente elettrica e dunque preservato la capacità produttiva, ha ripreso ad ardere una fiammella di speranza che dobbiamo alimentare con impegno e le migliori energie”. 

E’ quanto dichiara il Deputato Walter Verini che, nella mattinata di oggi, è intervenuto al presidio indetto dai lavoratori della storica azienda di trasformatori della Valnestore. 

“La situazione – precisa Verini- continua ad essere molto difficile a causa della permanente irreperibilità della proprietà cinese. Per questo motivo ritengo molto importante che il Prefetto di Perugia si sia mosso immediatamente per attivare tutte le procedure possibili, a partire da quelle giudiziarie, per allontanare questa proprietà latitante da questa struttura produttiva, e cercare, attraverso un possibile curatore  fallimentare, di costruire un nuovo progetto con nuovi interlocutori”. 

Questa, per Verini, “è la precondizione più importante per tentare di sbloccare una vicenda che, per ragioni diverse, appare ancora incerta e molto complicata”. 

“Serve mettere in campo una regia regionale – aggiunge – che attraverso un tavolo di crisi affronti le diverse problematiche, così come è stato richiesto più volte dai sindaci Cherubini e Ferricelli, dalle forze sindacali e dalla stessa consigliera regionale del Trasimeno Simona Meloni”.

“Il fatto che ENEL abbia accolto la nostra richiesta di non procedere al distacco delle utenze elettriche, non risolve i problemi di fondo – precisa- ma rappresenta un segnale positivo. Ora è necessario e urgente verificare ogni possibilità, anche giudiziaria, di liberare l’azienda e la sua produzione di qualità da una proprietà che si è rivelata nel tempo irresponsabile. E, insieme, è necessario che venga immediatamente attivata una unitá di crisi, come chiesto alla Regione. 

“Non sono ammissibili indugi” conclude Verini. “È una situazione molto difficile ma da subito occorre verificare la possibilità di definire un piano industriale, possibili partner, accompagnamento di ammortizzatori sociali e ogni strumento utile a scongiurare cessazioni produttive, chiusure definitive, un ulteriore colpo all’occupazione e al lavoro”.