Studenti aspiranti chef cucineranno per la Caritas umbra

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A Città di Castello un progetto con l’istituto Bufalini

   

Dal laboratorio e i fornelli del centro di istruzione e formazione professionale Bufalini di Città di Castello alla mensa della Caritas: alcuni studenti impegnati negli studi per diventare chef, magari stellati, che ora preparano pasti per chi si trova in difficoltà.

Un’iniziativa che coinvolgerà per quattro mesi gli allievi del percorso di istruzione e formazione professionale per tecnico di cucina.

Nel progetto di impresa simulata intitolato “cuciniAMO”, saranno infatti coinvolti cinque allievi del primo anno. Ogni mercoledì, giovedì e venerdì – riferisce il Comune di Città di Castello – creeranno un menù, in modo che i relativi pasti possano essere distribuiti in aggiunta a quelli preparati della cucina della Caritas.
“Quest’anno abbiamo deciso di gestire il progetto di impresa formativa simulata – ha spiegato il presidente del Bufalini, Giovanni Granci – andando oltre la logica aziendale e produttiva dedicandola a far conoscere ai ragazzi coinvolti una realtà sociale molto importante. Per questo abbiamo attivato una collaborazione con la Caritas di Città di Castello e con la sua mensa per permettere agli allievi di fare un’ esperienza formativa più profonda”.
“La crisi socio economica degli ultimi anni, generata da molteplici fattori (pandemia, guerra, inflazione) ha determinato anche nel nostro territorio difficoltà per molti a soddisfare esigenze primarie”, ha precisato il direttore della Caritas, Gaetano Zucchini. “Nel corso dell’ultimo biennio – ha aggiunto – l’attività correlata al sostegno alimentare nella Diocesi è cresciuta in maniera esponenziale fino ad arrivare agli attuali 100-110 pasti giornalieri preparati presso la mensa Caritas”.
Plauso e sostegno all’iniziativa anche dal vescovo, monsignor Luciano Paolucci Bedini. Anche gli amministratori pubblici del comuni di Città di Castello e San Giustino hanno definito il progetto di cucina solidale “una straordinaria occasione di sinergia fra il mondo della scuola e formazione professionale con strutture come la Caritas diocesana da sempre in prima linea nel garantire ai più fragili e alle persone in difficoltà aiuti concreti e sostegni a partire da quelli primari per il sostentamento vitale come l’alimentazione”.