“Umbria da territorio a comunità”, progetto Irecoop per valorizzare beni comuni e promuovere innovazione sociale

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Costruire reti con i soggetti istituzionali per l’avvio delle procedure di co-programmazione e co-progettazione per la valorizzazione dei beni pubblici, urbani, artistici e culturali e per la progettazione e gestione integrata dei servizi sociali e sanitari. E’ con questi obiettivi che ha preso il via nei giorni scorsi il progetto “Umbria da territorio a comunità”, promosso da Irecoop Impresa sociale soc.coop, l’agenzia formativa di Confcooperative Umbria, e finanziato dal Fondo Interprofessionale Foncoop.

Il progetto intende promuovere azioni formative e non formative sul territorio umbro per definire e sperimentare strategie aziendali e per incrementare le competenze e le professionalità delle risorse umane coinvolte, con l’intento di rafforzare la rete delle cooperative sociali e di Comunità, per favorire lo sviluppo sostenibile dei territori. L’idea, nata da un’attenta lettura dei bisogni e delle potenzialità della Regione Umbria, prevede in particolare, lo sviluppo di un’attività di analisi dei beni territoriali disponibili e degli strumenti di programmazione utili per la co-programmazione e co-progettazione degli interventi, realizzata dalle cooperative coinvolte nei diversi territori.

Ad essere coinvolte sono le cooperative sociali Azzurra, Con Chiara, Perusia, Corinzi 13, Frontiera Lavoro, Partes, l’impresa sociale San Valentino e la cooperativa di Comunità Surgente, tutte afferenti alla rete Confcooperative Umbria ed operanti sull’intero territorio regionale. Le attività previste dal piano progettuale verranno realizzate grazie al supporto di ANCI Umbria, Caritas Diocesana Perugia-Città della Pieve, ANSPI Comitato zonale di Perugia – Città della Pieve, Università degli Studi di Perugia-Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali e della Formazione, Università degli Studi di Perugia-Dipartimento di Medicina e Chirurgia-Sezione di Gerontologia e Geriatria, Ministero della Cultura-Direzione Generale Musei-Direzione Regionale Musei Umbri.

“Tra i vari interventi previsti c’è anche un’approfondita analisi dei fabbisogni di welfare domiciliare e territoriale inevasi su cui costruire strumenti e servizi di telemedicina e tele-assistenza. Verranno, poi, realizzati workshop e seminari di approfondimento su co-progettazione e programmazione partecipata con enti locali e reti sociali territoriali. Sono anche previste sessioni informative per destinatari e stakeholders su temi quali: la riforma del Terzo settore, elementi di gestione economica delle imprese cooperative, valutazione d’impatto, cooperazione e digitalizzazione”, spiega Roberta Veltrini, presidente di Confcooperative – Federsolidarietà Umbria. “Particolarmente importante – prosegue – sarà l’attivazione dei processi di partenariato, ovvero, momenti di confronto, definizione di protocolli d’intesa con stakeholders regionali e locali volti a definire un modello regionale di implementazione delle cooperative di comunità, in attuazione della recente legge regionale approvata; per questi momenti è prevista la partecipazione di imprese, associazioni datoriali ed organizzazioni sindacali. La seconda parte del progetto prevede l’organizzazione di specifiche attività formative che coinvolgeranno i soci ed i lavoratori delle imprese beneficiarie del piano”. Due i macro-risultati da raggiungere: lo studio e la creazione di un modello di cooperativa di Comunità Umbra e la creazione di sistemi territoriali di start up e consolidamento delle cooperative di comunità; e inoltre l’introduzione di sistemi di telemedicina e teleassistenza volti ad adeguare ed innovare l’offerta di servizi di welfare territoriali erogati dalle cooperative sociali.