Simona Meloni: “La crisi idrica del Trasimeno continua nonostante le piogge”

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Siccità, il Trasimeno - Basilietti

La capogruppo regionale del Pd chiede ‘misure urgenti’

   

 “Siamo a giugno e anche quest’anno, nonostante le piogge abbondanti di queste ultime settimane, potremmo tornare a parlare di crisi idrica e del livello delle acque del Lago Trasimeno”: è quanto denuncia la capogruppo regionale del Partito democratico, Simona Meloni.

“Nel corso degli ultimi anni – spiega – il cambiamento climatico sta alterando i cicli di precipitazione, portando a fenomeni di piogge intense e prolungate come quelle che hanno colpito l’Emilia Romagna, ma anche a periodi di siccità più severa.

 Queste variazioni estreme delle precipitazioni stanno avendo implicazioni significative per l’ambiente, l’agricoltura e la società. E’ del tutto evidente che questa situazione sta impattando fortemente sugli ecosistemi naturali e specie sugli habitat acquatici come quello del nostro Lago Trasimeno, che, per le sue caratteristiche di specchio laminare, risente fortemente di queste repentine alterazioni. È fondamentale che i governi, le organizzazioni internazionali e la società civile collaborino per sviluppare politiche ambientali finalizzate alla riduzione dei gas serra”.
“Ma nel breve periodo – sottolinea Meloni in una nota – occorrono anche misure urgenti per mettere in campo azioni concrete legate all’assetto idrogeologico e, in particolare, al miglioramento della gestione della risorsa acqua, in tutti i suoi aspetti, per preservarla durante i periodi di siccità e regolare le piene durante le alluvioni. Con questo intento, già negli anni ’90, fu realizzata la Diga di Montedoglio. Ma senza un accordo tra Regioni Umbria e Toscana e un tavolo di coordinamento istituzionale con l’Autorità di Bacino, immettere direttamente acqua della diga sul Trasimeno sembra ancora impossibile. Sollecito dunque la Regione ad affrontare quanto prima questa problematica e ad addivenire ad una soluzione.
Dobbiamo fissare regole nuove che possano dare la possibilità a questo territorio e a questo Lago di vivere malgrado gli eventi climatici contrastanti. Nuove regole e, se necessario, nuove deroghe, sempre nel rispetto dell’ecosistema”. “Ci sono delle azioni – prosegue la capogruppo del Pd – che possono essere realizzate soltanto attraverso il lavoro sinergico tra l’Autorità di bacino e la Regione Umbria, con l’erogazione di fondi strutturali e risorse finanziarie costanti nel tempo che possano consentire l’espletamento di tutte quelle attività che sono indispensabili per la tenuta di questo lago. Rileviamo invece un totale disinteresse da parte della Regione. Prova ne è la mancata nomina del Commissario alla siccità del lago Trasimeno così come era stato deciso e annunciato l’estate scorsa. Non posso dunque che ribadire, ancora una volta, come la Regione deve assicurare al quarto lago d’Italia l’attenzione che merita, sia dal punto di vista ambientale, ma anche socio economico e turistico, dato che stiamo parlando del secondo comprensorio più visitato della nostra regione. Occorre chiedere la convocazione urgente del comitato esecutivo dell’Autorità di bacino per un aggiornamento del piano stralcio del 2002 oltre che il suo rifinanziamento annuale in maniera ordinaria per permettere una programmazione degli interventi anche sulla base della situazione meteorologica e di livello delle acque per fornire una adeguata cura e salvaguardia del territorio: prevedere una manutenzione ordinaria dei pontili, serve programmare rifacimento delle sponde, intervenire selettivamente sul canneto e sui chironomidi, lavorare sulle darsene e sui punti di attracco, effettuare nei tempi adeguati i dragaggi per permettere l’uscita delle imbarcazioni, il taglio delle macrofite e risolvere il problema del loro smaltimento dato che sono ad oggi considerate rifiuti speciali. Personalmente mi prendo l’impegno di promuovere iniziative pubbliche per rilanciare questi temi che spero vedranno protagoniste non solo le istituzioni e l’Autorità di bacino, ma anche tutti coloro che possano davvero fornire un contributo concreto e veloce per tutelare il nostro lago e per renderlo fruibile. Per far sì che tutte le persone che oggi vivono, soggiornano, lavorano, investono in questo straordinario territorio – conclude Simona Meloni -, possano godere di un patrimonio di arte, storia, tradizioni e natura realmente tutelato e valorizzato come merita”.