Scomparsa di mons. Elio Bromuri: il cordoglio di Romizi e della Marini

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IL SINDACO ROMIZI: Apprendo con grande dispiacere la scomparsa di Monsignor Elio Brumori. La nostra comunità perde un uomo di enorme spessore umano, culturale, cristiano. Il suo impegno è stato costante nell’arco della sua vita come uomo di Chiesa, come giornalista, come intellettuale. Mancherà a questa città la sua propensione all’accoglienza, l’aiuto a chi ne aveva bisogno, la sua capacità di saper far dialogare anche mondi apparentemente diversi e lontani tra loro. Così come accade con le più alte menti, Don Elio Bromuri lascia a tutti noi il suo pensiero e il suo insegnamento, come beni preziosi da custodire.  Lo voglio ricordare con uno dei suoi insegnamenti: “Comunicare la Carità è necessario perché oggi vige il mondo dell’individualismo, del nichilismo, dell’arroganza del più forte. Oggi è necessario riportare al centro la Carità, ma non nel senso dell’elemosina data al poveretto, ma nel senso di una comunione tra le persone nel rispetto, nella dignità e nella libertà in un progetto comune di sviluppo della comunità umana”.

LA PRESIDENTE MARINI – La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nell’apprendere la notizia della scomparsa di monsignor Elio Bromuri, ha espresso in un telegramma inviato all’Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Cardinale Gualtiero Bassetti il “profondo cordoglio e sincero dolore personale e della Giunta regionale ai familiari, alla Chiesa e alla comunità cattolica perugina ed umbra, all’arcivescovo Bassetti”. “La sua scomparsa – afferma – priva la comunità umbra di un apprezzato esponente della Chiesa perugina che, fin da giovanissimo, ha svolto la sua azione pastorale nella nostra terra con dedizione e intelligenza. Si è poi impegnato soprattutto nel dialogo interreligioso attraverso il ‘Centro ecumenico e universitario San Martino’ da lui diretto. Docente di Storia della Chiesa all’Università per Stranieri di Perugia, è stato poi un rispettoso ed equilibrato giornalista, dirigendo ‘La Voce’, il settimanale di informazione religiosa della Conferenza Episcopale Umbra. La sua attività pastorale e culturale – aggiunge – è stata sempre orientata a valorizzare le acquisizioni del Concilio Vaticano II verso una continua opera di rinnovamento teologico e religioso per rafforzare la presenza della Chiesa nella comunità cristiana e nella società”. “La comunità regionale – dice ancora la presidente – perde anche un’importante figura di riferimento per l’impegno che ha profuso in campo umanitario, fondando a Perugia il primo Centro internazionale di accoglienza, l’ostello in cui da mezzo secolo trovano ospitalità e attenzione persone in difficoltà, senza distinzioni di religione o luoghi di provenienza. In questi anni, durante i quali ho avuto modo in varie occasioni di incontrarlo oltre che di leggere i suoi editoriali  – prosegue la presidente – ho potuto conoscere e apprezzare il suo modo di operare, volto al bene della società umbra, il suo forte impegno e la ricerca del dialogo non solo fra le diverse professioni religiose ma anche con le istituzioni, non facendo mancare la sua voce né il suo apporto concreto”.