Sala dei notari: si sono svolte le cerimonie di commemorazione dei caduti

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Sala dei notari: si sno svolte le cerimonie di commemorazione dei caduti. Romizi, “Bentornati all monumento del 20 giugno

   

Hanno preso il via con la consueta deposizione della corona di alloro e l’accensione della fiamma sulla sommità del monumento del XX Giugno all’ingresso dei Giardini del Fron-tone da parte dei Vigili del Fuoco le cerimonie celebrative a memoria dei caduti del 1859 contro le truppe papali, proseguite poi con la deposizione delle corone alle lapidi a San Pietro e al Poligono di Tiro di Borgo XX Giugno, a ricordo dei caduti del 1944.

Molte le autorità e i cittadini presenti. Insieme al Sindaco Andrea Romizi, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il Prefetto di Perugia Armando Gradone, la con-sigliera Erika Borghesi, in rappresentanza della Provincia di Perugia, la senatrice Emma Pavanelli, consiglieri e assessori comunali e regionali. Presenti anche le diverse associa-zioni combattentistiche e d’arme, rappresentanti della Polizia Locale, delle Forze dell’ordine e militari.

Ad accompagnare le cerimonie l’esibizione del coro giovanile del Conservatorio F. Mor-lacchi di Perugia, diretto dal Maestro Franco Radicchia, che si è esibito nell’ambito degli interventi musicali organizzati dalla Scuola diocesana Frescobaldi di Perugia, eseguendo, con voci e violino, il brano risorgimentale “Addio mia bella, addio” e il canto popolare irlandese Irish Lessing.

Il corteo si è quindi spostato al civico cimitero per commemorare i Caduti e in piazza For-tebraccio, dove è stata deposta la corona di alloro alla lapide che ricorda tutte le vittime dei genocidi e, infine, alla sala dei Notari di Palazzo dei Priori, per l’iscrizione all’Albo dìOro della Città di Perugia di Mirella Alloisio, Nicoletta Spagnoli, Andrea Tomassini e l’ANSPI di Perugia e Città della Pieve.

Dinanzi al monumento al XX Giugno il Primo cittadino quest’anno ha tenuto il tradizionale discorso, che l’anno scorso non si era tenuto a causa delle restrizioni antiCovid, sottolineando “l’emozione di tornare a celebrare in presenza la festa di Perugia ai piedi del monumento al sacrificio e alla fierezza del 1859”.

“Semo artorneti ‘stanno al monumento -ha sottolineato citando le parole di Umberto Cal-zoni, in dialetto per esaltarne la peruginità- co’ le bandiere ’n testa e l’gonfalone/Ne l’arsentì sonè quil campanone/ce s’è riempito ‘l core de contento. Vint’anne e più passa-te ntlo spavento/On fatto arvultiché cose e persone/Ma quanno che sem gionti giù al Frontone/éno artroveto tutti ’n sentimento”.