Sagrantino cultural immersive experience fa le prove generali e supera il primo check

356

Due i focus, uno tecnico l’altro valutativo, con gli esperti della squadra progettualeProgetto de La Strada del Sagrantino che propone esperienze interattive ad attrattori culturali

“I risultati ottenuti con i due focus possono considerarsi ottimi, sia per le migliorie suggerite sul versante tecnico sia per quanto riguarda il generale giudizio favorevole espresso”.

   

Così Serena Marinelli, presidente dell’associazione La Strada del Sagrantino, ha commentato l’incontro che si è svolto al Complesso museale di san Francesco a Montefalco durante il quale è stata fatta una prima complessiva valutazione delle strumentazioni tecnologiche sviluppate con ‘Sagrantino cultural immersive experience’. Un progetto, co-finanziato dal Por-Fesr 2014-2020 azione 3.2.1. Regione Umbria–bando sostegno progetti imprese culturali e creative, che, appunto, attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie applicate ad attrattori culturali propone un’esperienza interattiva, complementare alla visita in presenza. E infatti, dalle sale del Museo di san Francesco, i partecipanti al test hanno esperito un tour personalizzato, seppur in versione beta e semplificato, viaggiando virtualmente tra i borghi coinvolti. All’organizzazione dei due incontri di discussione hanno partecipato dei facilitatori-conduttori e studiosi di grande spessore quali Paolo Russo di CRHACK LAB FOLIGNO 4D, Mario Acciarri, ricercatore esperto per l’azienda EGInA– European Grants International Academ, e, per l’azienda LuckySeven S.r.l, gli esperti tecnici e programmatori Alberto Fecchi da remoto e Giacomo Torti in presenza.

Due, dunque, i focus: il primo più tecnico a cui hanno partecipato professionisti che operano nel campo della cultura e soprattutto nel settore della comunicazione digitale afferente al patrimonio culturale, il secondo, di carattere valutativo, che ha visto la presenza di alcuni importanti stakeholder del territorio, tra cui amministratori locali, docenti e imprenditori. In momenti diversi, i due gruppi hanno indossato dei visori, si sono seduti sulle rosse poltrone immersive e, tramite dei QRCode, con il proprio cellulare, grazie alla App realizzata, hanno viaggiato nei borghi di Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria. A viaggio concluso, è stato chiesto di esprimere il livello di gradimento rispetto alle tecnologie messe a disposizione, tenendo in considerazione numerosi indicatori: accessibilità, barriere in ingresso, impatto estetico, facilità di utilizzo, utilità, piacevolezza, funzionalità e livello di personalizzazione. “Permettono una visione completa del territorio che fa parte della Strada del Sagrantino” e “ci si sente dentro l’opera” alcuni dei commenti, parlando del visore e della app. E ancora “buona qualità e nitidezza delle immagini” determinano “un grande impatto del viaggio immersivo”, “un valido incentivo che può contribuire a vivere ancora di più il patrimonio culturale del territorio di riferimento”. Tra gli indicatori proposti, quello relativo all’utilità ha ottenuto il gradimento più elevato. Sagrantino cultural immersive experience propone, quindi, qualcosa in più (“l’esperienza immersiva può offrire un valore aggiunto al viaggio”) e si dimostra un progetto in linea con i risultati della recente ricerca dell’Agenzia Umbria Ricerche ‘Adolescenti in Umbria: la fruizione dell’arte e dei musei’ che rivela come le nuove tecnologie possano ricoprire un ruolo importante nella gestione e valorizzazione del patrimonio culturale in una prospettiva esperienziale.

Infine, è stata valutata positivamente la rete tra i Comuni aderenti all’iniziativa, creata grazie al patrimonio culturale, fatta grande dall’eccellenza artistica ed enogastronomica (vino, olio, prodotti tipici e ricettività turistica). Ai partecipanti è piaciuta la raccolta a premi-cultura che coinvolge le aziende locali e dà la possibilità di accedere a sconti su misura.