Streaming illegale, coinvolto un umbro che gestiva la clientela

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I poliziotti hanno finto di essere ufficiali giudiziari

   

Ha visto il coinvolgimento anche del Centro operativo sicurezza cibernetica della polizia postale di Perugia, che ha eseguito una perquisizione nei confronti di un “reseller” residente nell’hinterland perugino, l’operazione “Gotha” della polizia di Stato contro la pirateria audiovisiva, disposta dalla procura distrettuale di Catania nei confronti di un’associazione per delinquere di carattere transnazionale.

In particolare – riferisce la questura di Perugia – l’uomo, di 46 anni, aveva il compito di provvedere all’acquisizione e gestione della clientela interessata ai prodotti illegali “commercializzati” dalla presunta organizzazione criminale.

Gli agenti che sono intervenuti hanno finto di essere ufficiali giudiziari incaricati di una notifica di atti, al fine di poter accedere velocemente all’interno dell’abitazione.

Il proprietario di casa è stato così sorpreso dagli operatori, in una stanza trasformata in centrale illegale di streaming, nella quale venivano gestiti e conteggiati i profitti derivanti dagli “abbonamenti”.

Al termine dell’attività il 46enne è stato denunciato in stato di libertà mentre i computer, i telefoni e la strumentazione informatica di ultima generazione, che erano ancora in funzione nel momento della perquisizione, sono stati sottoposti a sequestro e messi a disposizione della procura di Catania.