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sabato, 2 Agosto 2025
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Brutta sconfitta per Pallavolo Perugia: ora la salvezza è a rischio (GUARDA IL VIDEO)

La Floreale Perugia perde in casa contro Progetto Aba Riotorto in un match dal sapore salvezza ed il risultato maturato pone la squadra di coach Braghiroli in piena bagarre a due giornate dal termine del campionato.
La partenza delle perugine nel primo parziale non demerita, anzi Pani a muro e Rossit segnano il 6-3 e solo alcuni errori consentono alle ospiti di impattare velocemente sul 6-6. Si combatte punto a punto ed il 12-12 sarà l’ultima parità, poi sono le livornesi a prendere campo ed imporre una maggiore valenza in attacco. Si va al cambio campo con formazioni immutate, le diagonali biancorosse sono formate da Bertinelli e Pani, Morelli e Pero, Rossit e Fiorini, Mastroforti libero.
Sella, coach ospite, risponde con Noci alzatrice e Scatena opposto, Potenti ed Alessandra Castellano centrali, Santerini libero, Vallini e Federica Castellano laterali. Sarà proprio quest’ultima una delle maggiori spine nel fianco della difesa avversaria, anche se tutto il fronte d’attacco di Riotorto funziona molto bene. Si riparte e sembra che nulla sia immutato, la ricezione latita ed al secondo time-out tecnico la Floreale è sotto di cinque punti, ma le ragazze di coach Braghiroli hanno un moto d’orgoglio e cominciano una lenta ma decisa risalita. Emozionanti gli ultimi scambi ed il pareggio nel computo set arriva, è un nuovo inizio con Rossit che trascina la squadra. La luce si spegne poco dopo, anche qui si cerca la rimonta, senza successo, nel finale del terzo parziale. Il match è segnato dalla forza della squadra avversaria che sa battagliare nei momenti opportuni. Il risultato finale non è bugiardo per quanto visto in campo, sicuramente Progetto Aba è una delle migliori formazioni viste al Capitini, nonostante la classifica non deponga a loro favore. Ci sarà da soffrire nelle ultime due giornate di campionato quando le avversarie saranno le prime due della classe, squadre, tra l’altro, ancora in corsa per l’assegnazione della promozione diretta.

INTERVISTE

Massimo Braghiroli, coach Floreale Pallavolo Perugia: “Una sconfitta che brucia ma dove non possiamo recriminare più tanto, visto che l’avversario ci è stato superiore. Forse non abbiamo avuto l’approccio giusto, ma Riotorto alla lunga ha fatto emergere quei valori che ad inizio stagione lasciavano pensare ad un campionato di vertice. Ora il discorso salvezza si complica. Dovremo a tutti i costi mantenere il punto di distacco da Fiorentina Rinascita. L’unico aspetto positivo, che entrambe affronteremo le prime due della classe”.

TABELLINO

Floreale Perugia – Progetto Aba Riotorto: 1-3 (17-25 25-22 22-25 18-25)

Perugia: Rossit 19, Pero 13, Fiorini 11, Pani 10, Morelli 6, Bertinelli 1, Mastroforti(L1), Fiorucci 1, Castellucci, Monti, Sfascia. N.E.: Gliorio(L2), Crisanti. All.: Massimo Braghiroli e GiovanniPiergiovanni.

Riotorto: Castellano F. 16, Scatena 15, Vallini 14, Castellano A. 9, Noci 8, Potenti 6, Santerini(L), Pasquadibisceglie. N.E.: Casali, Perillo, Costaglione, Orzenini. All.: Fabrizio Sella e Giacomo Nelli.

Arbitri: Marianna Santoniccolo e Michele Brunelli

Floreale (b.s. 9, b.v. 4. muri 6, errori 20)

Progetto Aba (b.s. 9, b.v. 8, muri 10, errori 12)

Angelo Pagano

 

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Trevi: una nuova aula lettura per l’Istituto Comprensivo T. Valenti

È stata inaugurata venerdì 24 aprile, alla presenza del Sindaco di Trevi Berardino Sperandio, la nuova aula dedicata alla lettura che l’azienda Cartiere di Trevi ha contribuito a rendere disponibile per gli alunni dell’Istituto comprensivo “T. Valenti” di Trevi. L’aula, destinata a ospitare gli alunni impegnati nell’attività extra curricularie  di grande arricchimento formativo come la lettura, è stata arredata da Cartiere di Trevi che ha scelto una linea di mobili realizzati in cartone, progettati proprio per gli ambienti scolastici. Tutti gli arredi sono eco-sostenibili, in quanto prodotti esclusivamente da materiale riciclato. Con il loro design innovativo sono concepiti per donare allegria all’ambiente, stimolando la creatività dei ragazzi. La scelta non è stata casuale. Gli stessi prodotti di Cartiere di Trevi, unica azienda cartaria della regione Umbria, sono realizzati esclusivamente con carta riciclata, senza utilizzo alcuno di fibra di legno, valorizzando le risorse del territorio – in termini di rifiuti – e contribuendo alla conservazione dell’ambiente.

   

Bene la cena con Gaja e i vini di Cà Marcanda a La Locanda del Cardinale

Praticamente ‘sold out’ da giorni i 70 posti disponibili, per una serata che ha nobilitato i palati dei presenti. È stato un successo l’evento ‘A cena con Gaja e i vini di Cà Marcanda’ che, nell’ambito del cartellone enogastronomico ‘Il teatro del gusto’, si è svolto al ristorante La Locanda del cardinale di Assisi. Stefano Canello, responsabile commerciale di Gaja, ha presentato la storia dei vini di ‘sole e di luce’, così definiti dallo stesso Angelo Gaja, prodotti nel Bolgherese in condizioni ben diverse, sia per clima che per terroir, rispetto alla sede storica nelle Langhe piemontesi. “Un’avventura nata nel 1996 – ha spiegato Canello – dopo una lunga trattativa, come testimonia il nome stesso poi attribuito alla tenuta che oggi produce vini di taglio internazionale, con forte presenza del territorio”. Canello ha quindi rimarcato il binomio con La locanda del cardinale per le serate a tema dedicate alla presentazione delle grandi etichette della casa. Tra i vini ha spiccato una rarità come un Jeroboam da 5 litri del rosso Cà Marcanda. “Di assoluto livello i piatti sfornati dalla cucina diretta dal maestro Enea Barbanera – ha commentato Roberto Damaschi, titolare de La Locanda del cardinale –, con nota di merito per dei favolosi tortellini che assemblavano ottimamente finocchio e fegatini di pollo. Di certo nei futuri calendari de ‘Il teatro del gusto’ il nome di Gaja sarà ancora presente”.

   

Seconda tranche dei fondi dalla BCE per l’Umbria

UniCredit, dopo aver richiesto e ottenuto all’asta TLTRO (Targeted Long Term Refinancing Operation – Operazione di rifinanziamento mirata a lungo termine) della Bce dello scorso 19 marzo, l’assegnazione di 7,4 miliardi di euro per il nostro Paese, si propone di potenziare ulteriormente l’attività creditizia che l’ha portata, nel 2014, all’erogazione di oltre 104 milioni di nuovi finanziamenti in Umbria. Dopo aver esaurito in poco più di tre mesi i 7,75 miliardi raccolti dalla Bce all’asta del 18 settembre, l’istituto ha dato il via alla seconda edizione del programma ‘Valore Europa’, che si propone di valorizzare i fondi Bce stimolando la crescita e allargando l’accesso al credito per le imprese, oltre che supportando gli investimenti delle famiglie su progetti sostenibili. Dei fondi recentemente ottenuti dalla Bce, UniCredit prevede di destinare circa 170 milioni di euro al supporto di famiglie e imprese umbre, stimolando in tal modo gli investimenti e innescando così un nuovo ciclo di crescita per il Territorio. “Prosegue in Umbria la nostra azione di stimolo al sistema produttivo e alle famiglie – ha dichiarato Luciano Bacoccoli, Area Manager Umbria di UniCredit – Riteniamo che la nostra azione possa aiutare a sbloccare investimenti sinora rimandati a causa delle scenario ancora incerto, “scaricando a terra” i benefici derivanti dall’emissione straordinaria della Bce”. “Valore Europa” si propone di fornire un concreto supporto all’economia reale agendo su tre direttive distinte:

– Linea Investimenti: con l’obiettivo di stimolare nuovi investimenti produttivi, verranno trasferiti alle imprese i benefici del minor costo del denaro che deriva dal nuovo programma di rifinanziamento a lungo termine deciso dalla BCE, attraverso finanziamenti a tasso agevolato, caratterizzati anche dalla massima flessibilità di rimborso (preammortamento, rimborso del capitale a scadenza quadriennale con la possibilità di rifinanziamento per ulteriori 4 anni).

– Linea Crescita: obiettivo di “Valore Europa” è anche quello di facilitare l’accesso al credito, estendendo la platea di soggetti che possono accedere a nuovi finanziamenti. Per questo UniCredit, in partnership con soggetti istituzionali come il Fondo Centrale di Garanzia e i Confidi, offrirà alle imprese la possibilità di ottenere l’azzeramento del costo della garanzia, un finanziamento a tasso agevolato e un processo di erogazione immediato.

– Linea Sostenibilita’: per stimolare anche gli investimenti delle famiglie, UniCredit ha progettato specifici prestiti per la ristrutturazione edilizia e per la riqualificazione energetica, a un tasso annuo nominale (TAN) del 5%, migliore offerta oggi sul mercato.

   

A Città della Pieve si celebra il 25 aprile a teatro

Memoria e cultura. E’ con due importanti appuntamenti che Città della Pieve celebra il 25 Aprile. Al Teatro Comunale “Accademia degli avvaloranti” alle ore 21.00 si terrà uno spettacolo teatrale dal titolo “Insabbiati” di e con Valentina Bischi. Lo spettacolo sarà preceduto da un momento di grande valore per la comunità di Città della Pieve, il sindaco Fausto Scricciolo e l’assessore alla cultura Carmine Pugliese, consegneranno, ai suoi familiari, una targa per ricordare Ermete Stefanini, il fornaio pievese che durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale si è prodigato in aiuto della popolazione. “Quella di Stefanini – spiegano gli amministratori – è una figura che merita non solo tutto il nostro rispetto ma anche una profonda gratitudine sia per il gesto compiuto allora, ma soprattutto per l’importanza simbolica che oggi, più di allora, quel gesto rappresenta. Aiutare il prossimo e tendere la mano, fratellanza e senso di appartenenza, impegno civile, questo e tanto altro ci ha insegnato Ermete Stefanini”. Lo spettacolo che seguirà è una rappresentazione con cui Bischi “offre al pubblico il racconto di una vicenda familiare in cui la resistenza privata, che talvolta opponiamo alle curve brusche della storia, diviene in scena emblema della disperazione di un intero popolo”. Sulla scena si racconterà la storia di Ricciotti Menotti Bischi, a cui nel 1940 l’Istituto Luce propose di andare a girare un documentario in Etiopia. Videoperatore della nascente industria cinematografica, Ricciotti, accetta emozionato e lascia la moglie Augusta e i tre figli a Roma. Le sue lettere indirizzate alla moglie e poi fortunatamente giunte nelle mani della nipote, l’attrice Valentina Bischi, disegnano la traccia della narrazione di “Insabbiati”. L’interprete veste i panni di Augusta, dando voce a coloro che vivono nell’attesa e nel ricordo della presenza del marito, del padre, dell’amico.

   

Trevi: presentato il prototipo di una macchina per la raccolta delle olive

Un macchinario tutto nuovo per raccogliere in maniera innovativa le olive consentendo, nel contempo, di meccanizzare in differenti impianti olivicoli, le fasi che maggiormente incidono sui costi di gestione della coltura, quali la raccolta, la potatura, l’esecuzione dei trattamenti fitosanitari, le concimazioni, la gestione del terreno e dei residui colturali. Questi sono solo alcuni degli obiettivi che sono alla base di MIRO Double System, questo è il nome del prototipo presentato nella mattina di oggi a Villa Fabri di Trevi. L’iniziativa è stata promossa dal Parco Tecnologico alimentare dell’Umbria 3A-PTA in collaborazione con l’impresa metalmeccanica Spapperi S.r.l., con l’Azienda Agraria Anitinori Scarl e con l’Azienda Agricola Utrio Lanfaloni Luca. Con questa macchina si intende, altresì, ridurre il costo di produzione dell’olio extravergine di oliva in Umbria con conseguenti ricadute positive sulla sostenibilità economica delle aziende olivicole della regione e sulla loro maggiore competitività sul mercato globale grazie alla nuova tipologia di meccanizzazione made in Umbria.

   

Operaplay: ultimo atto del progetto del Teatro Lirico Sperimentale

Si è concluso nella scuola elementare di Villa Redenta, a Spoleto, il progetto “Operaplay” del Teatro Lirico Sperimentale che ha interessato numerose scuole della città ducale. L’opera a scuola è un progetto ideato dallo stesso “Sperimentale” per avvicinare i giovani all’opera lirica, reso possibile anche grazie alla Regione dell’Umbria (per il sostegno ai Corsi di Alta Formazione d’Eccellenza), al Comune di Spoleto e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, oltre che alla disponibilità dei Dirigenti Scolastici, degli insegnanti e del personale tutto delle scuole della città di Spoleto. “Ogni anno – spiegano dal “Lirico” -, da oltre dodici anni, 2000 bambini e ragazzi assistono annualmente a Spoleto ad un’opera nell’ambito della Stagione Lirica Sperimentale. Ma questo non basta. La musica e l’opera lirica, uno dei segni distintivi della cultura italiana, devono entrare ancor più nella scuola e sollecitare la curiosità e l’interesse dei giovani stimolandoli allo studio, all’approfondimento, in quanto l’opera lirica è uno strumento formativo formidabile; il melodramma abbraccia infatti più linguaggi e arti contemporaneamente: musica, canto, arti visive, letteratura, storia”. Il Teatro Lirico Sperimentale ha pertanto appositamente preparato due spettacoli presentati nelle scuole della città: La serva padrona di Giovan Battista Pergolesi e OperAzione Apollo su musiche di Monteverdi, Händel, Vivaldi, Mozart e Rossini. Giorgio Bongiovanni e Massimo Tomassoni (anche autore del testo recitato) ne hanno curato rispettivamente la regia. Lorenzo Orlandi ha curato il coordinamento musicale in collaborazione con Luca De Marchis e Irene Lepore (per la parte organizzativa). Hanno inoltre collaborato Anna Flavia Santarelli, Silvia Stoppani e Giuliana Girolomini. Il progetto, accolto con entusiasmo dai Dirigenti Scolastici e dagli insegnanti delle scuole della Città di Spoleto, ha coinvolto circa 1200 tra bambini e ragazzi della scuola primaria, secondaria di I grado e secondaria di II grado. Dal 13 al 24 aprile 2015 sono state 15 le rappresentazioni: otto de La Serva Padrona, sette di OperAzione Apollo. Protagonisti gli allievi dei Corsi di Alta Formazione Professionale per Cantanti del Repertorio Operistico Barocco, Mozartiano e Rossiniano (Mariangela Cafaro – soprano, Alessandra Maniccia – soprano, Chiara Notarnicola – soprano, Maria Chiara Gallo – mezzosoprano, Midori Kamishima – mezzosoprano, Chiara Manese – mezzosoprano, Candida Guida – contralto, Pedro Bomba – baritono, Eugenio Di Lieto – basso, Marco Simonelli – basso). Alle tastiere si alterneranno i pianisti del Corso di Alta Formazione per Pianista Maestro Collaboratore Sostituto del Teatro Musicale 2015: Cristina Battistella, Sara Dimattia, Yeshi Solomon Granieri, Qilun Na, Chiara Pulsoni, Manuela Ricci, Eleonora Siciliano, Fabio Spinsanti, Bojie Yin, Andrea Maria Zanforlin. Per l’occasione è stato appositamente creato dal Teatro Lirico Sperimentale, per studenti e insegnanti, un apposito sito internet www.operaplay.wordpress.com, nel quale sono consultabili i contenuti del progetto, le trame, gli interpreti e altri contenuti (video, film, interviste, cartoni animati, documentari) riguardanti la storia dell’opera lirica. L’obiettivo è riproporre anche per il prossimo anno l’esperienza di Operaplau sia a Spoleto che in altre città della regione, alcune delle quali hanno già mostrato interesse per questo progetto che ha il merito di valorizzare la cultura italiana rendendola più vicina alla nuove generazioni.

   

Regionali: il PSI come asse portante della coalizione di centrosinistra

“Dare un nuovo impulso per rendere più competitiva la regione Umbria all’interno di uno scenario in continua evoluzione”. È questo l’auspicio dei socialisti umbri, pronti a giocare la propria partita all’insegna di un “riformismo spinto” in vista delle prossime elezioni regionali, che si terranno il 31 maggio, a sostegno della candidata del centrosinistra a presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. “La legislatura della Regione Umbria che sta per avviarsi alla conclusione può vantare un bilancio positivo: ha garantito la coesione sociale, tagliando dove si poteva ma mantenendo i servizi primari per i cittadini, un esempio lampante è la sanità. Ha realizzato opere infrastrutturali importanti e tutelato l’ambiente”. A ribadirlo Aldo Potenza, segretario regionale del Psi (Partito socialista italiano), durante la presentazione della lista “Socialisti Riformisti Territori per l’Umbria”, che si è tenuta, venerdì 24 aprile, nella sala Falcone e Borsellino della Provincia di Perugia. “Ora dobbiamo essere all’altezza della sfida – ha detto Potenza -: lotta alla povertà e alla criminalità, prestare particolare attenzione al lavoro, soprattutto quello giovanile, rilanciare l’economia, puntando sempre più le risorse comunitarie verso l’innovazione”. Il segretario del Psi umbro, Potenza, ha anche ricordato chi è stato l’asse portante della scorsa legislatura: “Chi ha garantito stabilità politica sono stati il Pd e il Psi. Ora nella prossima coalizione la nuova configurazione darà un nuovo impulso al centrosinistra”. Nuovo impulso che sarà dato anche dal contributo della società civile. La lista dei socialisti, infatti, si connota per aver dato spazio anche ad esponenti che non sono iscritti al partito e per la presenza di 10 donne e 10 uomini. “Abbiamo lavorato su una lista che mantenesse la nostra storia – ha spiegato il capolista Silvano Rometti – e desse un senso di apertura con il contributo di professionalità importanti. È una buona operazione che andrà a beneficio del centrosinistra e della candidata Marini”. L’obiettivo dei socialisti, inoltre, è dare rappresentanza ai territori dell’Umbria. Non a caso il simbolo scelto è quello già proposto nel 2010 con la rosa e il richiamo al Partito socialista europeo, la scritta Socialisti Riformisti che campeggia e in aggiunta il perimetro colorato di verde dell’Umbria così come la scritta Territori per l’Umbria. Seduti al tavolo dei relatori, oltre a Potenza e all’assessore regionale Silvano Rometti, nonché capolista, Cesare Carini, segretario del Psi di Perugia, Massimo Buconi consigliere regionale di nuovo in corsa, Giuseppe Chianella, sindaco di Avigliano Umbro, Monica Paparelli e Franco Raimondo Barbabella (Territori per l’Umbria) e Tania Fasciani consigliere comunale a Bevagna. Ecco i nomi dei candidati (manca il nominativo del 20esimo):

  1. Silvano Rometti, Psi, assessore regionale
  2. Monica Paparelli, consigliere comunale Magione – Territori per l’Umbria, insegnante
  3. Massimo Buconi, Psi, consigliere regionale
  4. Franco Raimondo Barbabella, Territori per l’Umbria, ex preside
  5. Luigi Bastianini, indipendente, impiegato
  6. Marina Brinchi, indipendente, medico
  7. Giuseppe Chianella, Psi, sindaco di Avigliano Umbro
  8. Adriano Ciani, Psi, docente universitario
  9. Matteo Costantini, Psi, ingegnere
  10. Antonella Donati, Psi, insegnante
  11. Tania Fasciani, consigliere comunale Bevagna, impiegata
  12. Silvia Luchetti, Psi – vicesindaco di Marsciano, sociologa
  13. Diletta Luisi, indipendente, ufficiale medico ginecologa
  14. Ursula Masciarri, indipendente, avvocato
  15. Silvana Moretti, Psi, libero professionista
  16. Giulia Riveruzzi, indipendente, agente di commercio
  17. Paolo Rossi, indipendente, medico chirurgo
  18. Lucio Tiberi, indipendente, giornalista
  19. Luana Zerenghi, vicesindaco di Poggiodomo, libero professionista
  20. Nominativo da confermare
   

Carceri: a Capanne i rapporti disciplinari calano dell’80%

Solo nell’ultimo anno 13 detenuti del carcere di Capanne sono stati inseriti nel mondo del lavoro. Merito del Progetto “Intra” che, gestito dalla Cooperativa sociale “Frontiera Lavoro”, ha coinvolto una novantina di detenuti in quattro diversi corsi di riqualificazione professionale (per addetti alla cucina, alla piccola manutenzione, alla conduzione di imprese agricole e all’abbigliamento). Da questo tipo di esperienze è  stato possibile anche implementare le attività produttive dell’azienda, la “Fattoria Capanne”, i cui prodotti agricoli possono essere acquistati ogni settimana al Mercato Coperto o a quello di Pian di Massiano. I percorsi di crescita personale e professionale sono solo uno degli aspetti più significativi della nuova, positiva stagione che stanno vivendo i carceri italiani, tra cui quello perugino. Una fotografia della realtà detentiva nazionale e locale è stata fornita questa mattina a Castiglione del Lago, in un incontro che gli studenti dell’Istituto superiore “Rosselli” hanno avuto con il direttore della Casa circondariale di Capanne, Bernardina Di Mario, con il commissario di Polizia penitenziaria Andrea Tosoni e tre detenuti. Hanno partecipato anche Clara Salvi dell’Associazione perugina Volontariato e Luca Verdolini e Paola Bonelli di “Frontiera Lavoro”. Trattamenti personalizzati, esperienze formative ed istruttive, percorsi di reinserimento lavorativo: le carceri italiane, secondo le informazioni fornite dai diretti interessati, si stanno sempre più orientando verso nuove modalità di detenzione. Dopo un periodo critico, conosciuto tra il 2009 e il 2012, che ha creato un inarginabile afflusso di soggetti (69.000 detenuti sul territorio nazionale, a fronte di una capienza di 45.000 unità), tanto da procurare al nostro paese nel 2013 la condanna della Corte Europea dei diritti umani, l’Italia ha iniziato a ripensare la funzione della pena, in termini di reinserimento e rispetto della dignità umana. Questo anche a Perugia, dove si è passati da una situazione incandescente, che ha avuto il suo apice nel 2012 con 630 detenuti (a fronte di una capienza tra i 450 e i 480 posti), agli attuali 350 ospiti. ”Oggi stiamo vivendo una situazione ottimale e di fermento”, ha commentato la direttrice dell’Istituto di Capanne Di Mario. “Frutto di un percorso che ha visto l’Amministrazione penitenziaria mettere al centro dell’attenzione il “reinserimento”, ovvero la rimozione dei fattori che sono stati ostacolo alla crescita della persona spingendola a commettere il reato. E’ cambiato il nostro modo di agire – ha proseguito Di Mario – abbiamo messo in atto percorsi trattamentali differienziati sulla base di una approfondita conoscenza della persona. Abbiamo aperto gli spazi in maniera proporzionale al grado di affidabilità del detenuto”. Così facendo sono diminuite le tensioni tra gli ospiti e tra loro e il personale, tanto che i rapporti disciplinari sono stati abbattuti dell’80%. In questo percorso, a detta della direttrice Di Mario, si sono rivelati di fondamentale importanza gli interventi delle Istituzioni esterne (Regione, Provincia e Comune di Perugia) “che hanno riempito di contenuti  il tempo della detenzione”.  Ora la città tutta collabora con il carcere, e questo è diventato parte integrante della stessa. “La strada imboccata è quella giusta – sono ancora le parole della direttrice -: ogni politica di segregazione crea caos, e il caos crea insicurezza. Le politiche di inclusione al contrario creano ordine e l’ordine crea sicurezza”.