“Nuovo incendio in impianto rifiuti a Terni, è il quinto in Umbria in due anni”

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De Luca (M5S) chiede audizioni in commissione antimafia

   

Il consigliere regionale Thomas De Luca (M5s) annuncia una richiesta formale di calendarizzare audizioni alla Commissione antimafia dell’Assemblea legislativa dell’Umbria sugli incendi avvenuti negli ultimi due anni in impianti legati alla filiera dei rifiuti.

“Cinque incendi in due anni in Umbria – sottolinea De Luca – in impianti legati alla filiera dei rifiuti e del riciclo a Terni, Perugia e Trevi. Chiedo una calendarizzazione urgente di audizioni su questa preoccupante situazione che sta interessando la nostra regione. La superficialità con cui ARPA, Regione e Comuni hanno trattato questi eventi è inaccettabile. Eventi che non solo hanno un grave impatto sulla gestione dei rifiuti ma anche direttamente sulla salute pubblica. Eventi che costantemente vengono minimizzati e liquidati come autocombustione accidentale, o causata una volta da un accendino, l’altra da una pila”.

“Chiediamo alla Giunta regionale di porre particolare attenzione, anche attraverso un ruolo proattivo di Arpa, sui cinque roghi di rifiuti che, nell’ultimo periodo, hanno devastato altrettanti impianti di stoccaggio, trattamento e smaltimento di materiali speciali”.

Lo chiedono i consiglieri del Gruppo regionale del Partito democratico.

“Le minimizzazioni sconcertanti venute da alcuni rappresentanti delle Istituzioni comunali e regionali – sottolineano- che bollano tali eventi come casuali e usuali, ancora prima di conoscere l’esito delle indagini ambientali e le valutazioni delle istituzioni preposte, denotano una cultura di governo non adeguata. Né, tanto meno – affermano gli esponenti del Pd in una nota -, si possono accettare lezioni da chi, come l’assessore regionale Enrico Melasecche, nelle vesti di assessore ha autorizzato sul finire degli anni 90 ben due inceneritori. Troppi casi per una regione conosciuta come il ‘Cuore verde d’Italia’ ed è oltremodo preoccupante che, nonostante le raccomandazioni venute dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali, la Regione non riesca ancora a garantire una adeguata vigilanza sulla tutela del territorio e la salute dei cittadini. L’ultimo episodio in ordine di tempo, il terzo in pochi mesi nel territorio di Terni ovvero quello della Ferrocart di Maratta, preoccupa particolarmente per la portata delle ricadute sanitarie ambientali ed economiche e necessita, per questo, di un intervento straordinario di tutte le istituzioni. In attesa che vengano chiarite con certezza le cause del rogo non possiamo che sottolineare che la situazione della gestione dei rifiuti rimane preoccupante in tutta la regione, e, per questo, ribadiamo la necessità di mettere in campo da subito strategie volte al rafforzamento dei controlli oltre che azioni di contrasto e prevenzione di episodi come questi, le cui matrici dolose sono ancora tutte da accertare. Il tutto si inserisce in un quadro che ad oggi risulta del tutto insufficiente rispetto all’attività di una Commissione d’inchiesta sulla qualità dell’aria della conca ternana, utile al momento solo a moltiplicare le poltrone, ma che non ha prodotto alcun risultato. Così come l’annuncio di un Piano rifiuti inconsistente che riporta indietro le lancette del tempo di oltre 20 anni, abbozzando – concludono i consiglieri del Pd – soluzioni in totale contrasto con la transizione ecologica in atto”.