Nuova SS77, Chianella: “Regione al lavoro, che tutti si facciano parte attiva”

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Nuova SS77, Chianella:
Fonte foto: Ansa.it

Nuova SS77, Chianella: “Regione al lavoro, che tutti si facciano parte attiva”. L’assessore regionale ai trasporti sulla Variante a sud di Foligno.

“È evidente che la scelta finale sulle opere viarie da realizzare compete al Ministero delle Infrastrutture, perciò auspichiamo che all’impegno della Regione si unisca il contributo di tutti, a cominciare dall’onorevole Gallinella, per superare le possibili criticità per la realizzazione della Variante a sud della città di Foligno e dello Svincolo di Scopoli sulla nuova SS77 Val di Chienti”.

   

E’ quanto afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture e trasporti, Giuseppe Chianella.

“Raccolgo con spirito positivo e senza polemica – dice – la zelante presa di posizione dell’Onorevole Filippo Gallinella per informarlo che la nota con la quale, a nome della Giunta, ho inteso ribadire con forza la priorità del completamento di alcune opere consegue la riunione del tavolo tecnico convocato dalla società Quadrilatero e che si è svolta il 2 agosto scorso. In quella sede – aggiunge – è stato affrontato il tema relativo al possibile impiego delle somme stanziate dalla legge di bilancio 2018 che ammontano a 160 milioni di euro, di cui una parte già impegnate, affinché possano trovare copertura le due opere più importanti ancora da realizzare, ovvero la cosiddetta Variante sud della città di Foligno di collegamento tra la SS3 in località Sant’Eraclio e la SS75 a Spello a completamento dell’attacco del nuovo tracciato della SS77 con le altre viabilità nazionali e lo Svincolo in località Scopoli previsto fin dal primo progetto dell’asse di collegamento tra Foligno e Civitanova”.

“Tali opere, a cui si aggiungeranno prevedibilmente quelle avanzate dalla Regione Marche – rilava Chianella -, saranno oggetto dell’ulteriore confronto in sede tecnica con Anas che è socio di maggioranza di Quadrilatero, affinché possano essere portate all’attenzione del Ministero delle Infrastrutture e quindi all’esame del Cipe. L’incontro, di natura squisitamente tecnica – prosegue – era volto a superare le possibili criticità connesse ai numerosi progetti ancora da realizzare nell’ambito del programma di infrastrutturazione tra Umbria e Marche. Ma è del tutto evidente – sottolinea – che la scelta finale sulle opere da finanziare era e resta in capo al Ministero, atteso che le attuali disponibilità non sono in grado di coprire l’intero fabbisogno”.