“Monteluce: la presidente Tesei farà il punto nel prossimo Consiglio regionale”

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Interrogazione del consigliere Paola Fioroni (Lega)

   

“Ho chiesto alla presidente Tesei di rendere edotta l’Aula e i cittadini sullo stato di avanzamento, le novità, ed il cronoprogramma del piano di ristrutturazione del complesso di Monteluce a Perugia, uno dei più complessi dossier che la Giunta Tesei si è trovata a dover risolvere, dopo il fallimento del Fondo avvenuto durante la gestione della sinistra”.

Il consigliere regionale Paola Fioroni (Lega-vice presidente Assemblea legislativa) annuncia la presentazione di una interrogazione alla Giunta.

Nello specifico chiede di conoscere

“le strategie di valorizzazione del piano industriale e le tempistiche previste al fine di assicurare il completamento dell’intero complesso di Monteluce, in un’ottica di garanzia dei servizi e della sicurezza per gli abitanti del quartiere e dell’intera città di Perugia”.

Nel suo atto ispettivo, Fioroni ripercorre la cronistoria del complesso Monteluce iniziata nel dicembre 2006 quando la Regione dell’Umbria e l’Università degli Studi di Perugia (in qualità di soggetti conferenti) e la BNL Fondi Immobiliari SGR S.p.a. (in qualità di soggetto conferitario), hanno sottoscritto un atto di apporto al Fondo Umbria – Comparto Monteluce, del complesso immobiliare, ed a fronte di tale apporto hanno sottoscritto le conseguenti quote. L’apporto è divenuto efficace il 20 febbraio 2007, per un valore iniziale di apporto pari a 52milioni 250mila euro. Il valore di tali quote del Fondo Monteluce ha subito un costante ed inesorabile decremento dal 2009 sino ad essere completamente azzerato nel giugno 2019.

“L’operazione, denominata ‘Nuova Monteluce’ – scrive Paola Fioroni -, effettuata sotto la regia delle precedenti amministrazioni con strumenti di finanza creativa, ha rappresentato una pagina nera del governo regionale di sinistra e, soprattutto, una perdita di valore per i cittadini, pari ad almeno 43 milioni di euro, ovvero il valore stesso del compendio immobiliare regionale pubblico che fu conferito nel Fondo Umbria- Comparto Monteluce nel 2006 L’operazione da cui sarebbe dovuta nascere la Nuova Monteluce ha quindi trasformato un patrimonio immobiliare pubblico regionale che valeva 43 milioni di euro in quote di un fondo immobiliare che valeva zero. Solo grazie ad un continuo ed incessante lavoro della presidente Tesei – rimarca Fioroni – si è riusciti ad evitare il fallimento del Fondo, attraverso un piano di risanamento che ha consentito agli investitori finanziari l’erogazione di nuova finanza, necessaria sia al pagamento delle imprese della nostra regione sia al sostegno dei costi di gestione del Fondo per il completamento del cantiere Monteluce. Se così non fosse stato ci saremmo trovati con un cratere urbanistico che avrebbe macchiato il capoluogo umbro e con un degrado che avrebbero attanagliato la città di Perugia per decenni”.

Nel suo atto, Paola Fioroni ricorda anche che

“il 16 giugno 2020 l’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato a larga maggioranza (tre voti contrari di esponenti del Partito democratico), una mozione della Lega, con me promotrice e prima firmataria, che impegnava la Giunta a ‘porre in essere senza indugio ogni azione utile e necessaria perché sia evitata la liquidazione coattiva del Fondo Umbria – Comparto Monteluce’. La presidente Tesei, su alcune mie interrogazioni del gennaio e dell’ottobre 2022 aveva già assicurato di aver messo in campo tutte le azioni utili per la riuscita dell’operazione di salvataggio e di rilancio del Fondo, nonché di salvaguardia degli interessi creditori dei fornitori locali coinvolti, assicurando che il salvataggio del Fondo Umbria – Comparto Monteluce era stato finalmente realizzato, e confermando l’interesse della Regione per la Casa della salute. In un altro mio atto ispettivo dell’aprile dello scorso anno, la presidente Tesei sottolineò che Prelios (nuovo gestore del fondo) aveva saldato gli appaltatori e, quindi, aveva ripreso possesso dell’area, dando luogo, tramite una nuova impresa, ai lavori di messa in sicurezza del Comparto e di smaltimento dei rifiuti, e che anche l’Università aveva chiesto al Fondo elementi per valutare un’operazione immobiliare, finalizzata ad ampliare l’offerta formativa. Nello scorso novembre la presidente Tesei confermava la ricezione di una comunicazione di Prelios con la quale quest’ultima dichiarava di aver ricevuto la manifestazione di interesse della Asl1 all’acquisizione del lotto individuato per la nascita della nuova Casa della Salute, acquisizione subordinata alla dichiarazione di congruità richiesta dalla stessa Asl al Demanio. Allo stesso modo, Prelios – conclude Fioroni – ha confermato che è stato espresso interesse da parte di Ater per l’acquisto delle unità commerciali presenti al piano terra di uno dei due lotti dedicati allo studentato. Ora attendiamo gli aggiornamenti della presidente”.