La visita di Mattarella in Umbria: la soddisfazione della Marini

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Sono davvero molto contenta che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, abbia deciso di tornare oggi in Umbria per la sua visita alla Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia ed alla Galleria Nazionale dell’Umbria, due luoghi della cultura di grande rilievo.

   

E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel salutare il Capo dello Stato, che ha presenziato questa mattina, presso la Scuola di giornalismo di Ponte Felcino (Pg), l’avvio del nuovo corso biennale di formazione dei giornalisti, e successivamente ha poi visitato la Galleria nazionale.

Il Presidente della Repubblica – ha detto la presidente – ha scelto due luoghi che rappresentano per la cultura della nostra regione delle eccellenze. Dalla Scuola di giornalismo, dove si formano professionisti cui è affidato un delicato lavoro, quello di essere protagonisti qualificati dell’impegnativo compito di informare. E poi la Galleria nazionale, dove il presidente Mattarella ha avuto modo di ammirare il prezioso e bellissimo patrimonio d’arte che vi è custodito, ma ha anche potuto conoscere i tanti progetti che sono in cantiere per una maggiore valorizzazione della Galleria quale straordinario contenitore di arte e cultura, e per questo un grande ‘attrattore’ di turismo.

Vorrei rivolgere un ringraziamento pubblico al Prefetto ed al Questore di Perugia, Raffaele Cannizzaro e Carmelo Gugliotta, ai Comandanti dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del fuoco e delle Polizie Municipali e provinciale, e soprattutto alle centinaia di donne e uomini delle forze dell’ordine, per il lavoro straordinario svolto in questi quattro giorni in Umbria, per garantire la massima sicurezza dello svolgersi di eventi di grandissima rilevanza, e per questo particolarmente impegnativi sotto il profilo della sicurezza e dell’ordine pubblico. Mi complimento per lagrande professionalità, competenza, serietà ed efficienza che hanno dimostrato tutti i soggetti e corpi dello Stato chiamati a garantire la sicurezza. Questa impegnativa opera di vigilanza e sorveglianza si è svolta con modalità che hanno saputo salvaguardare il modo di essere dell’Umbria e degli umbri, discreti ma allo stesso tempo accoglienti.