Il Pozzo di San Patrizio di Orvieto entra nella Rete mondiale dei musei dell’acqua dell’Unesco

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Comprende 70 musei e istituzioni di 30 Paesi da Italia a Olanda

   

Il Pozzo di San Patrizio di Orvieto entra nella Rete mondiale dei musei dell’acqua dell’Unesco. L’opera di ingegneria di Antonio Da Sangallo il Giovane è stata infatti inserita nel Global network of water museums (Wamu-Net), che attualmente comprende oltre 70 musei e istituzioni di 30 Paesi: dall’Italia all’Olanda, passando per Spagna, Francia, Regno Unito, Germania, Croazia, Romania, Cina, Corea del Sud, India, Turchia, Marocco, Burkina Faso, Uruguay, Messico, Stati Uniti e altri ancora.

Riconosciuta nel 2018 da una risoluzione del Consiglio intergovernativo di Unesco-Ihp, la Rete mondiale dei musei dell’acqua – viene spiegato in una nota dell’amministrazione comunale – è una delle 18 “iniziative faro” del Programma idrologico intergovernativo dell’Unesco, nonché l’unica a essere gestita dall’Italia. La missione, nell’ambito degli obiettivi dell’Agenda 2030, è promuovere il valore dei patrimoni acquatici ereditati, sia culturali che naturali.

“È un onore per noi – spiega il direttore esecutivo della Rete mondiale dei musei dell’acqua, Eriberto Eulisse – poter accogliere un capolavoro come il Pozzo di San Patrizio di Orvieto all’interno della Rete che punta a promuovere un uso più consapevole dell’acqua e affermare un nuovo paradigma di sviluppo che abbia a cuore l’attenzione e il rispetto verso la natura”.

Per il sindaco di Orvieto e assessore alla Cultura e al Turismo, Roberta Tardani

“il messaggio che è impresso sulle mura del pozzo – ‘quello che non aveva dato la natura lo procurò l’ingegno’ – dopo 500 anni oggi torna più che mai attuale e non potrà che essere amplificato dalle iniziative e dalle attività della Rete Unesco dei musei dell’acqua. Dal punto di vista della promozione, inoltre, – continua – l’adesione a Wamu-Net, la partecipazione agli eventi e alle campagne di comunicazione rappresenta un altro importante tassello di valorizzazione turistica del Pozzo di San Patrizio potendo entrare in un sistema di musei e monumenti dell’acqua su scala globale che raggiungono complessivamente un bacino di oltre 30 milioni visitatori all’anno”.