“Cittadini in un labirinto di regole e ritardi colpevoli, la Giunta Tesei chiarisca e non scarichi tutto sui sindaci”

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La nota di Bori (Pd)

“I cittadini umbri sono ormai nel bel mezzo di un labirinto di regole, scadenze e tempi da rispettare, bloccati da un’incertezza imperdonabile della Giunta Tesei, distintasi per una gestione fallimentare della pandemia. Il caos è testimoniato anche dalle ultime indicazioni emanate, che quasi sembrano abdicare all’assistenza e alla presa in carico dei positivi al Covid e dei loro contatti, a fronte di un contact tracing in panne da settimane e dal sistema dei tamponi in tilt”.

   

Lo afferma Tommaso Bori (Pd-vicepresidente della Commissione Sanità) che annuncia la presentazione di un’interrogazione sul tema.

“Nelle indicazioni emanate – spiega Bori – si parla di ‘ciclo completo’ ma si intende seconda o terza dose? Si danno numeri precisi, con scadenze altrettanto nette e puntuali su quando ‘liberare’ i positivi o i loro contatti dalle quarantene, ma da chi, quando e come vengono presi o dati gli appuntamenti per i tamponi o i test di verifica alle scadenze indicate? Senza un vero potenziamento del personale covid per il tracciamento, c’è il rischio di lasciare ‘in trappola’ cittadini di fatto guariti”. “L’altra domanda è capire dove si effettueranno le due tipologie di verifiche, i test o i tamponi, con la consapevolezza della precisione non definitiva di quelli da effettuare nelle farmacie – spiega Bori – e qual è, poi, il metodo da adottare per i casi dei giorni scorsi? Ci sono migliaia di persone, si parla di oltre 4000 casi ancora da caricare ufficialmente, a casa in una sorta di limbo della durata di 14 giorni nei quali non è prevista nessuna verifica con tamponi o test. Queste persone a quale metodologia dovranno rispondere? La risposta non è chiara. E i tanti risultati positivi a fronte di test rapidi, non dovrebbero essere forse presi in carico a parte dai laboratori? Interrogativi che l’esecutivo umbro è chiamato a chiarire, così come serve una parola definitiva sulla disponibilità di sindaci, Protezione civile e Croce Rossa come già sperimentato nella Regione Lazio, che si sono fatti avanti per supplire alle mancanze della Giunta Tesei sul fronte del tracciamento. Generosità da non sprecare, che però non può neanche lasciare il vuoto dei tamponi. Perché se chiamiamo a supplire alle mancanze della Regione l’associazionismo, poi si dovrà capire come coprire altre attività. La coperta è colpevolmente corta – conclude Bori – e il motivo è dovuto ai ritardi e all’incompetenza della Giunta Tesei”.