“Grande risultato il rinnovo pluriennale e la sostanziale gratuità del Pass Tpl”

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Il consigliere regionale Tommaso Bori (Pd) sulla “misura che permetterà agli studenti di continuare a usufruire di un abbonamento unico per il trasporto pubblico locale in tutto il territorio dell’Umbria al costo di 60 euro”

   

“Un grande risultato che rafforza il diritto allo studio nella nostra regione, i nostri Atenei e che ci fa fare un passo verso il futuro”.

Così il consigliere regionale del Pd, Tommaso Bori, in merito “al via libera del “Pass Tpl Umbria – Unipg”, la misura che permetterà agli studenti di continuare a usufruire di un abbonamento unico per il trasporto pubblico locale in tutto il territorio dell’Umbria al costo di 60 euro”.

“Finalmente, dopo mesi di attesa, ci siamo. Si tratta di una iniziativa importante e strategica – spiega Bori – il cui raggiungimento, arrivato grazie ad un accordo tra Busitalia e Regione, Università di Perugia, Comune e altri enti, è stato il frutto in primis del grande lavoro di rappresentanza fatto dall’Unione degli Universitari e anche del nostro pressing in Regione con la mozione ‘Umbria studiata per studiare’. L’accordo infatti recepisce le richieste degli studenti e della nostra mozione: la platea dei beneficiari è stata allargata a tutte le categorie studentesche prima escluse, come le AFAM, gli specializzandi e i dottorandi, il costo resta a 60€, rimborsabile tramite il bonus trasporti e, finalmente, la misura è stata stabilizzata su una prospettiva triennale, anziché lasciare gli studenti appesi di anno in anno, come accaduto finora. Ora il nostro lavoro proseguirà su tutti gli altri fronti del diritto allo studio, porteremo fino in fondo il progetto ‘Umbria studiata per studiare’ l’idea che c’è alla base è che la nostra regione possa diventare il posto migliore per studiare, sia per gli studenti umbri che per i fuorisede. Questo può essere fatto solo attraverso interventi organici in materia di studio, mobilità, salute e diritto alla casa. Solo mettendo insieme tutto questo e creando un vero ‘welfare studentesco’ – conclude il consigliere regionale di opposizione – il cambio di passo potrà essere decisivo per assicurare effettivamente il diritto allo studio per tutte e tutti e tornare a rendere la formazione il vero motore di rilancio dell’Umbria”.