Celebrata a Perugia la giornata in memoria delle vittime di mafia

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A Fontivegge manifestazione con centinaia di studenti e l’intitolazione di spazi a Dario Capolicchio e Peppino Impastato

   

In occasione della 29esima Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, si è svolta oggi nel capoluogo umbro la manifestazione “Perugia città Libera”, promossa da Libera Umbria in collaborazione con il Comune di Perugia, la Commissione e l’Osservatorio antimafia della Regione. Centinaia gli studenti partecipanti, con rappresentanze provenienti dalle scuole Bernardino di Betto, Mariotti, Volta, Galilei, Giordano Bruno, Capitini, Pieralli, Giovanni Cena, Gabelli e Pestalozzi.

Teatro dell’iniziativa è stata la stazione Fontivegge, dove è avvenuta la consueta lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie, seguita dall’intitolazione del piazzale ex Metro Park a Dario Capolicchio e del sottopasso a Peppino Impastato.

Sul palco, oltre al presidente di Libera Umbria, Walter Cardinali, si sono avvicendati il sindaco del Comune di Perugia Andrea Romizi, la consigliera Erika Borghesi in rappresentanza della Provincia di Perugia, il presidente della commissione d’inchiesta antimafia dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria, Eugenio Rondini, il prefetto Armando Gradone, insieme ad altre autorità civili, militari, religiose e agli studenti in occasione della lettura dei nomi. Presenti per il Comune di Perugia anche l’assessore alle politiche sociali, Edi Cicchi, e i consiglieri Elena Ranfa, componente della commissione d’inchiesta sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose, e Fabrizio Croce.  A coordinare gli interventi c’era Fabrizio Ricci.

“Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”. È la frase di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia nel 1978, citata da Cardinali per spiegare la genesi dell’evento programmato a Perugia a distanza di pochi giorni dalla manifestazione nazionale al Circo Massimo di Roma. “Meno di un anno fa, il 28 giugno 2023, la nostra associazione, insieme al liceo artistico Bernardino di Betto, ha concordato con l’amministrazione comunale un’iniziativa ispirata dalla convinzione che la bellezza consente di riappropriarsi di luoghi che necessitano di riqualificazione e di trasformarli in luoghi pieni di vita”, ha ricordato il presidente di Libera. Da allora circa un centinaio di studenti del liceo di Betto, guidato dalla dirigente Emanuela Palmieri, stanno lavorando per realizzare opere pittoriche e scultoree da installare nel sottopasso dedicato a Impastato davanti alla stazione di Fontivegge, nel piazzale “Capolicchio” e, infine, presso il terminal del minimetrò.

“Riaffermare la legalità attraverso la bellezza” è dunque l’idea condivisa da Libera con la scuola e il Comune di Perugia, perché, secondo Cardinali, “per lottare contro la mafia non bisogna essere eroi, ma assumersi ognuno un po’ di responsabilità, comportarsi bene e abituarsi ad avere gli occhi un po’ più aperti per rendersi conto di ciò che non va attorno a noi”.

A portare il saluto della città ai tanti giovani presenti in piazza è stato il sindaco Romizi.

“Quest’anno – ha detto – la giornata del 21 marzo reca con sé un significato ulteriore. Associare in maniera duratura il nome di Perugia a quelli di Capolicchio e Impastato ha un senso profondo. Le due intitolazioni per cui abbiamo scelto Fontivegge devono servire affinché in quest’area, in cui lavoriamo per rigenerare spazi e ricucire ferite, si possano rigenerare anche le nostre coscienze. I nomi di due giovanissime vittime delle atrocità della mafia non potranno che richiamarci alla necessità di improntare la nostra vita alla cultura della legalità e, quindi, al rispetto per chi abbiamo vicino tutti i giorni. Oltre Libera, ringrazio la scuola Bernardino di Betto che ci aiuterà a riempire di bellezza Fontivegge, luogo dove abbiamo concentrato tanti progetti di riqualificazione per eliminare ogni forma di degrado, tra cui la Casa degli artisti di cui gli stessi studenti saranno parte”.