Assisi: intitolate due piazze alle vittime della ‘mafia’. Ricordato anche Benincasa

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Assisi ha intitolato due piazze agli agenti vittime delle stragi di via D’Amelio e Capaci e all’assistente della polizia di Stato Luca Benincasa, ucciso sul raccordo Perugia-Bettolle da rapinatori in fuga, nel marzo 2002. Sono nella frazione di Palazzo e a Santa Maria degli Angeli.

Alla giornata ha partecipato anche il capo della Polizia, prefetto Lamberto Giannini. Presenti anche i fratelli di Agostino Catalano e Antonio Montinaro, nonché il figlio di Benincasa, anche lui agente alla questura di Perugia, con la madre.

“Sono sopraffatto – ha detto Giannini – dalle emozioni di chi ha sentito sulla propria carne queste tragedie. Voglio esprimere gratitudine per tutti coloro che hanno perso la vita facendo il proprio dovere e per Assisi, luogo simbolo per tutto il mondo, che ha voluto onorarle e ricordarle. La città ha fatto anche qualcosa di più, ha consentito a questi colleghi che hanno dato il massimo di consentire di continuare il loro servizio in termini di esempio. Queste targhe e queste piazze non sono delle semplici scritte ma un monito, per i giovani e per chi magari non conosce quanto successo e magari si incuriosiscono e cominciano ad apprenderle. Capisce così così quanto quale sia il sacrificio di chi dedica la vita allo Stato e alla cittadinanza”.

Il questore di Perugia, Giuseppe Bellassai, ha sottolineato “il sacrificio di queste persone per dare agli altri una vita migliore e una società fondata sui valori della democrazia”.

“Noi che siamo la politica – ha detto il sindaco di Assisi, Stefania Proietti – abbiamo il dovere di riconoscere la mafia che ora si nasconde tra i colletti bianchi e tra i sorrisi. Perché non usa più le armi ma i soldi”.

Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, la presidente della Regione Donatella Tesei e quello dell’Assemblea legislativa Marco Squarta.