Architettura e urbanistica: dall’INU Umbria un prezioso contributo per comprendere l’apporto di Adriano Olivetti

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Da Perugia un prezioso contributo per comprendere il grande apporto che Adriano Olivetti diede alla cultura urbanistica e architettonica del nostro paese e della nostra regione. Da pochi giorni sono online sul prestigioso sito della Fondazione Olivetti (http://www.fondazioneadrianolivetti.it/pubblicazioni.php?id_pubblicazioni=298), gli atti del convegno “Una Conferenza – spettacolo PER ADRIANO OLIVETTI” svoltosi al Teatro Pavone e  promosso dall’INU (Istituto nazionale urbanistica) Umbria in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri e degli Architetti della provincia di Perugia e il Collegio dei Geometri della provincia di Perugia. La giornata di approfondimento, grazie all’intervento di illustri relatori, ha posto l’accento sulla gestione del territorio intesa come una filiera in cui urbanisti e architetti lavorano insieme per un fine comune. Idea, questa, alla base del pensiero del poliedrico Adriano Olivetti che è stato direttore di una delle più grandi industrie italiane, capo di un movimento politico, deputato, animatore culturale ed editore. Olivetti diede anche un grande contributo alla cultura urbanistica e architettonica del nostro Paese e che lo portò a ricoprire l’incarico di Presidente dell’INU dal 1950 al 1960. Durante la presidenza INU ha al suo fianco come segretario Bruno Zevi e come tesoriere prima e come direttore della rivista “Urbanistica” poi, Giovanni Astengo, due figure estremamente importanti per la nostra Regione. Zevi è incaricato, insieme a Mario Coppa, di redigere il PRG di Perugia, mentre Astengo lavora ai celebri Piani di Assisi e Gubbio; negli stessi anni, siamo alla metà degli anni ‘50, Mario Ridolfi, architetto che collaborerà con Olivetti ad Ivrea, redige il PRG di Terni. Si può dire quindi, che attraverso i suoi più stretti collaboratori, l’idea di urbanistica di Olivetti, abbia trovato in Umbria negli anni ’50 un importante campo di sperimentazione.  “Il modello di sviluppo olivettiano degli anni 50 e 60  fondato sul connubio Innovazione e territorio, può risultare molto utile ancora oggi soprattutto in una realtà come l’Umbria conosciuta nel mondo per la bellezza dei paesaggi e dei propri centri storici e offrire spunti significativi per gli amministratori della nostra Regione e  delle nostre città – afferma Franco Marini dell’INU Umbria . A tal fine, l’INU e gli ordini professionali stanno lavorando all’organizzare una nuova iniziativa su Olivetti a Terni per approfondire il tema delle città industriali in cerca di una nuova identità, in un immaginario parallelo tra Ivrea e Terni”.