Umbria seconda regione per arruolati nello studio del plasma iperimmune

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Umbria seconda regione per arruolati nello studio del plasma iperimmune. E’ quando affermato dall’Assessore Coletto rispondendo ad un’interrogazione dei Consiglieri della Lega

   

L’Umbria “è la seconda” regione italiana “per pazienti arruolati” nello studio sull’uso del plasma iperimmune contro il Covid-19. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto rispondendo in Assemblea legislativa a un’interrogazione a risposta immediata dei consiglieri della Lega Valerio Mancini, Daniele Carissimi, Francesca Peppucci ed Eugenio Rondini.

Illustrando l’atto, Valerio Mancini ha spiegato che

“il policlinico ‘San Matteo’ di Pavia e l’ospedale ‘Carlo Poma’ di Mantova hanno sperimentato la terapia che prevede l’utilizzo del plasma iperimmune contro il Covid attraverso la somministrazione a pazienti positivi di plasma iperimmune prelevato da soggetti guariti dal medesimo virus”.

“I primi risultati della sperimentazione – ha aggiunto – sarebbero molto incoraggianti e questo trattamento avrebbe un notevole livello di sicurezza virale ed è praticamente senza effetti collaterali. Questa terapia risulta estremamente economica e consentirebbe di accumulare il plasma trattato necessario per eventuali future ondate di contagio”.

Coletto ha ricordato che

“la Regione Umbria partecipa allo studio ‘Tsunami’ in cui viene utilizzato il plasma di donatori guariti da Covid 19 come terapia precoce della polmonite Sars Cov 2”. “Il centro promotore è l’Azienda ospedaliera universitaria Pisana affiancata dal Policlinico San Matteo di Pavia. Risultano arruolati 234 pazienti di cui 193, 19, 18 e 4 rispettivamente nei Centri toscani, umbri, lombardi e marchigiani. L’Umbria è la seconda per pazienti arruolati”.