Umbria, sale l’indice Rt con la variante Omicron

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Nella foto Massimo D'Angelo
   

Passato da 0,86 a 1,04. D’Angelo: “Fondamentali misure prevenzione e vaccinazioni”

La diffusione della cosiddetta variante Omicron 2 del virus del Covid in Umbria, individuata nel 60 per cento dei 56 campioni finora sequenziati, ha provocato nell’ultima settimana un aumento del 19 per cento dell’indice di diffusione Rt.

Lo ha detto il commissario regionale per l’emergenza Massimo D’Angelo che ha sottolineato:

“Ancora più fondamentale l’uso delle mascherine, il distanziamento e l’igiene delle mani, oltre ovviamente al ricorso alle vaccinazioni.

Quando è stata notata l’inversione della curva epidemica – ha spiegato D’Angelo – la professoressa Antonella Mencacci, direttrice del laboratorio di microbiologia dell’Azienda ospedaliera di Perugia, ha subito avviato il sequenziamento.

Grazie a uno studio condotto anche con il dottor Marco Cristofori, del nucleo epidemiologico regionale, è stato spiegato il perché dell’inversione della curva. Bisogna infatti considerare che Omicron 2 è del 33 per cento più contagiosa rispetto alla 1 e quindi le misure di prevenzione sono fondamentali per abbattere o comunque mitigare il rischio di diffusione del virus.

Abbiamo comunque un piano flessibile – ha detto D’Angelo – e posti letto sempre disponibili se dovessero servire per i pazienti positivi, seguendo il principio di massima cautela”.