Umbria: gestori discoteche protestano

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Umbria: gestori discoteche protestano. Enzo Muscinelli, presidente di Silb Umbria Confcommercio, ha sottolineato come la categoria che rappresenta sia “ormai l’unica a non lavorare”.

   

“Il rischio – ha detto, riporta la stessa Confcommercio in una nota – è quello di lasciare l’estate 2021 in balia dell’abusivismo e dell’assembramento fuori controllo. Mentre decine di imprese, e migliaia di lavoratori, sono fermi da un anno e mezzo”. Secondo Muscinelli “le discoteche, soprattutto in questo momento, possono svolgere un ruolo socialmente utile” e “i ragazzi pur di tornarci sono pronti a vaccinarsi”. L’associazione di categoria chiede dunque “risposte certe”, ricordando di aver suggerito un’apertura in sicurezza con il “green pass”. Non siamo stati ascoltati. Da febbraio 2020 nessun introito è pervenuto alle nostre aziende, costrette alla chiusura totale, ha proseguito Muscinelli.”

In assenza al momento di una data certa per la riapertura, è stato ricordato come nel frattempo ogni impresa abbia dovuto comunque continuare a sostenere le spese per tasse e costi fissi.

In Umbria, sono più di 60 le imprese che svolgono regolarmente attività di intrattenimento e più specificatamente trattenimenti danzanti (discoteche, balere, dancing, night club). Queste impiegavano mediamente circa 15-20 addetti ciascuna, per una cifra complessiva che, sempre secondo Confcommercio, supera abbondantemente il migliaio di persone.