Umbria che eccelle alla Design Week

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Lo studio Bcpt associati di Perugia festeggia 30 anni attività con tre importanti progetti che saranno presentati a Milano (17-23 aprile)

   

Quella che Bcpt associati si appresta a vivere è un’edizione importante della Milano Design Week (17-23 aprile 2023). Lo studio di design della comunicazione visiva, che per l’occasione festeggia anche i 30 anni di attività, sarà infatti presente con tre progetti accumunati da un pensiero: la nostra relazione con il pianeta e il suo futuro. Sono lavori che contengono il frutto del percorso di ricerca che il gruppo porta avanti da sempre, considerando il design della comunicazione visiva come agente che responsabilizza il lavoro e l’investimento di imprese e brand, dimostrando pure che in Umbria si può fare fatturato anche con professioni diverse da quelle legate alla storia imprenditoriale della regione.

L’edizione 2023 della Design Week pone la questione della relazione tra esseri umani e pianeta, un rapporto ancestrale in crisi, a chi partecipa, in questa occasione più che mai, chiedendo di dare il proprio contributo filosofico e pratico attraverso una proposta di innovazione indirizzata al benessere della persona che, recuperando equilibrio con la natura, ritrova sé stessa.

“Ci siamo sempre dedicati – afferma Marco Tortoioli Ricci, design director di bcpt, nonché presidente Nazionale Aiap e docente per Isia, Accademia Belle Arti di Perugia e Università degli studi di Perugia – al progetto dell’identità, idea che sottende il concetto di ecosistema comunicativo. Questo nel design della comunicazione visiva si riferisce a un preciso metodo di lavoro che deve andare ben oltre la semplicistica idea di branding. In uno scenario che si è sempre fatto più complesso, far emergere i valori unici di istituzioni, territori e imprese, richiede azioni progettuali mirate all’emersione di contenuti e valori nascosti, al coinvolgimento delle comunità e a studiarne le percezioni, in altre parole alla messa a punto di processi di lavoro che concepiscano il design come azione totale, capace di lavorare su tutti piani semantici e di relazione che questi intrattengono con le proprie comunità di utenti. A questo Bcpt ha unito negli anni la componente della sperimentazione visiva, grafica, tipografica che diventano per noi codici di notazione per suscitare sorpresa e meraviglia. Una possibilità che si è realizzata grazie a un gruppo di lavoro di giovani di talento, coeso e multidisciplinare a cui ho cercato di affiancare il mio continuo lavoro nella ricerca in campo universitario, lavoro che porto avanti, quello dell’insegnamento, con grande dedizione, da oltre 17 anni”.

Il primo dei progetti che saranno a Milano si chiama Neuro Nature. È possibile misurare il livello di benessere delle persone quando entrano in relazione diretta con la natura? Questo potrà essere fatto in una foresta primordiale, ricreata nel centro di Milano, all’interno dello Spazio Arena di Listone Giordano che ha chiesto allo studio di rappresentare il legame tra il benessere dell’essere umano, la natura e il design, attraverso un’esperienza.

La natura ha il potere di curare le forme di vita che l’attraversano, restituendo loro forza vitale, abbassando i livelli di stress e potenziando i cinque organi di senso; per rappresentare questo potere sono stati coinvolti i partner dello Spazio Arena nella creazione di un’oasi rigenerante sostenuta e circondata dal legno e dai materiali naturali presenti in Arena.

Al centro della foresta un percorso di piante primordiali di cui le persone potranno godere attraversandolo a piedi scalzi, con indosso un caschetto neuronale fornito dall’Università di Padova, utile per tracciare l’esperienza fisiologica, emotiva e cognitiva, allo scopo di risvegliare una coscienza ambientale che evidenzi quanto persone e pianeta abbiano un legame indissolubile e per questo debbano confluire in un’unica idea di benessere.

Il secondo progetto è Doorway To Your Future. Una porta può diventare agente di cambiamento? In questa domanda risiedono le radici filosofiche di FerreroLegno che da settant’anni produce porte per ambienti che risolvano le necessità di design di chi vive lo spazio abitativo. Con l’intento di continuare ad approfondire le possibilità di benessere per le persone e il pianeta che il design può creare, nasce il lavoro all’interno dell’Archispace in Brera. Così l’installazione sonora propone un viaggio sensoriale immaginifico in un futuro soggettivo, che parte all’interno dei Doorway dall’ascolto dei segnali sonori in arrivo da ambienti domestici, contesti naturali e tecnologie sostenibili, tra micro e macrocosmo, ed ecosistemi in relazione tra loro, per approdare in una proposta visiva della natura non convenzionale rappresentata da colori alterati, simbolo del fluire costante dei cambiamenti, che accompagna alla scoperta di prodotti sorprendenti creati con tecnologie green e bio-design.

Il Dott. Giorgio Vacchiano, ricercatore e docente in Gestione e pianificazione forestale presso l’Università Statale di Milano, approfondirà l’impatto dei cambiamenti climatici su alberi e foreste e come garantirne la conservazione perché possano continuare a sostenere la nostra vita.

Il terzo progetto è Puntolineasuperficie. È possibile utilizzare la luce come elemento di cura e benessere per le persone? Uscire dall’isolamento per immergersi nel pulsare della vita, diventandone parte attiva con tutti i sensi, è l’istanza proposta da Wassily Kandinsky nel libro Punto, linea, superficie che si è voluta accogliere, trasformando il suo invito ad ascoltare la forma in veicolo espressivo per presentare un sistema illuminotecnico unico e innovativo che consegna il design della luce all’arte di scrivere e dipingere lo spazio, evidenziandone il potere curativo che dall’esterno sostiene il benessere interno delle persone.

La funzione primaria di IP System è quella di mettere in comunicazione gli ambienti interni ed esterni di uno spazio architettonico attraverso la luce, un dialogo che è rappresentato creando un alfabeto tipografico ispirato al design del prodotto, composto da punti, linea e superfici. Una forma inedita di scrittura con cui le persone potranno interagire con il brand.

Il percorso di ricerca del gruppo Bcpt prosegue quindi senza sosta. E per festeggiare i 30 anni bcpt ha ideato anche un periodico di informazione sul proprio lavoro. Si chiama Four dots, in omaggio ai quattro punti grafici del brand, come spiega ancora Tortoioli Ricci:

“Quattro punti che rappresentano i nodi cardine del nostro processo di progettazione: persone, ricerca, cambiamento, design; è lo spazio di relazione e approfondimento, che useremo per raccontare metodi e progetti, suggestioni e punti di vista. Nella vita di un essere umano, questa fase, quella dei 30 anni, che potremmo chiamare di energia e scoperta, è infatti carica di passione per il futuro e voglia di costruire.  Con questo spirito affrontiamo il nostro lavoro, messo in moto dalla ricerca che ne è la base, considerando di produrre il cambiamento necessario ad ampliare i nostri linguaggi, adottando nuovi strumenti di relazione utili a intensificare il dialogo con una comunità di persone alla quale sentiamo di appartenere”.