per i reati di danneggiamento, lesioni personali aggravate, percosse, violenza privata e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere in concorso
Il personale della Polizia di Stato di Città di Castello, a seguito di un’articolata attività investigativa, costantemente coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, ha rintracciato e denunciato due giovani, un uomo classe 2004 e una donna classe 2007, e quattro minorenni, ritenuti responsabili, in concorso, dei reati di danneggiamento, lesioni personali aggravate, percosse, violenza privata e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere, commessi lo scorso 2 agosto nei confronti di altri sei giovani a Trestina, frazione di Città di Castello.
Nello specifico, il giorno dei fatti, a seguito di chiamata al Numero Unico di Emergenza, la Volante era intervenuta in via Lambruschini, dove era stata segnalata una violenta aggressione da parte di un gruppo di giovani ai danni di alcuni coetanei, posta in essere anche mediante il lancio di pietre e l’uso di spranghe, bastoni e bottiglie.
Giunti sul posto, i poliziotti avevano constatato che i protagonisti si erano tutti allontanati facendo perdere le proprie tracce; sul luogo dell’evento, però, risultavano evidenti i segni dell’aggressione, infatti, gli agenti avevano rinvenuto pietre, cocci di bottiglia e fazzoletti con tracce ematiche.
Il grave episodio, che aveva creato un forte allarme sociale tra la popolazione, inducendo gli operatori del Commissariato di P.S. di Città di Castello ad avviare immediatamente le indagini.
Grazie all’audizione dei testimoni, alla visione delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza e alla querela di alcune delle vittime, i poliziotti sono riusciti a ricostruire quanto accaduto la notte dello scorso 2 agosto.
Si è appurato, infatti, che, durante una festa nella frazione di Trestina, una delle vittime era stata raggiunta da un gruppo di giovani, cappeggiati dal 21enne e da uno dei minori, i quali, dopo averla insultata e minacciata, l’avevano violentemente percossa con calci e pugni su tutto il corpo. Nell’occorso, solo grazie all’intervento di un amico la vittima era riuscita a fuggire e a scappare via in auto, evitando il peggio.
In seguito, la vittima e i suoi amici erano stati nuovamente raggiunti dal 21enne e dal gruppo, i quali, armati di spranghe, bastoni, bottiglie e pietre, avevano costretto le vittime contro una staccionata, ingaggiando una sassaiola che, oltre ad attingere i giovani aveva anche danneggiato le vetrine di alcuni esercizi commerciali della zona.
A seguito del violento episodio, le vittime avevano riportato delle lesioni personali, la più grave giudicata guaribile in 15 giorni.
Le serrate attività di indagine hanno consentito agli operatori del Commissariato di risalire all’identità dei presunti aggressori, uno dei quali – il 21enne – gravato da precedenti di polizia e condannato alla permanenza domiciliare, che, a seguito delle attività di rito, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati sopra riportati.