Terni: in centinaia sotto alla Prefettura contro gli inceneritori

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Protesta dipendenti Provincia Terni
   

Stavolta erano molti di più dell’ultimo appuntamento di settembre. Stavolta la partecipazione alla manifestazione indetta dal “Comitato No Inceneritori” contro la ventilata possibilità (stando al sospetto avanzato dagli stessi ambientalisti) che la Regione Umbria autorizzi la combustione a Terni della quantità di rifiuti solidi urbani che il Piano nazionale per l’emergenza rifiuti del Governo ha assegnato all’Umbria nello Sblocca Italia, è stata massiccia. Molte persone, molte famiglie con bambini anche in passeggino hanno fatto sentire la propria voce. E ciò nonostante la seconda giornata di blocco del traffico. In piena Zona Zero si sono ritrovate circa duecento ternani che con la loro presenza hanno voluto esprimere soldiarietà e condivisione alle argomentazioni sostenute dal “Comitato No Inceneritori”, il cui leader, Fabio Neri, ha preso la parola con il megafono per spiegare – secondo quella che è la sua visione – lo stato dell’arte relativamente al Piano nazionale dell’emergenza rifiuti e quindi al ruolo dell’Umbria, nonché lo stato di avanzamento dell’autorizzazione ad Acea (che gestisce uno dei due inceneritori in funzione) per l’ampliamento della tipologia di rifiuti da bruciare. Un inciso di Neri, a proposito del materiale che bruciano attualmente gli inceneritori di Terni: “Quando tornerete a casa, dite ai vostri bambini che gli inceneritori non bruciano carta, bensì pulper…ovvero gli scarti di cartiera”. Dopo aver sostato sotto alla Prefettura, i manifestanti si sono diretti sotto Palazzo Spada. Gli ambientalisti, infatti, vorrebbero “ottenere parole inequivoche da parte degli amministratori”. (Fonte:La Nazione)