Successo per LIGHTQUAKE 2017: proroga la mostra a Spoleto

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Successo per LIGHTQUAKE 2017: proroga la mostra a Spoleto. La mostra LIGHTQUAKE 2017 incassa il successo con 8868 visitatori e proroga alla Rocca di Spoleto fino all’8 aprile

   

Con 8668 visitatori in totale da dicembre a febbraio nelle due sedi di Spoleto e Gubbio, la mostra Lightquake 2017 registra pieno successo e annuncia la proroga dell’esposizione alla Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto fino all’8 aprile 2018.

Giochi di luci, colori ed effetti sensazionali hanno riempito di stupore i visitatori con le opere di arte contemporanea di “Black Light Art – La luce che colora il buio” a Spoleto e “Light Art” a Gubbio.

Al Palazzo Ducale di Gubbio sono stati registrati 3195 visitatori, alla Rocca di Spoleto sono stati 5473.

A rafforzare le presenze hanno contribuito le numerose iniziative culturali in mostra, rivolte sia ad un pubblico adulto che bambini: visite guidate a tema, il convegno sulla luce, laboratori didattici per famiglie, l’Instameet a Spoleto.

Il progetto artistico Lightquake 2017 è la prima iniziativa che ha messo in sinergia due strutture del Polo museale dell’Umbria con una mostra d’impatto, facile comprensione e sorprendente intensità.

Continua, quindi, fino all’8 aprile l’opportunità di scoprire tutto il fascino della luce nera nella mostra “Black Light Art – La luce che colora il buio” alla Rocca Albornoz di Spoleto. “Il visitatore può percepire l’opera sia a luce naturale che ad ultravioletti – spiegano le curatrici Gisella Gellini e Claudia Bottini – il buio e contemporaneamente la luce, perché in queste opere non può esistere l’uno senza l’altra”.

Gli artisti che espongono in Rocca sono: Mario Agrifoglio, Nino Alfieri, Alessio Ancillai, LeoNilde Carabba, Claudio Sek De Luca, Giulio De Mitri, Nicola Evangelisti, Maria Cristiana Fioretti, Federica Marangoni, Yari Miele, Ugo Piccioni, Sebastiano Romano.

Importante la figura di Mario Agrifoglio, artista che ha fatto della Black Light il fulcro della sua sperimentazione artistica.

Davanti alle opere, il pubblico è stimolato ad una differente percezione della luce, con una forma di comunicazione immediata e partecipativa

Le opere di Black Light, la luce nera, confermano che “Il buio non esiste, è soltanto l’assenza della luce”.

La black light, una radiazione ultravioletta non percepita direttamente dall’occhio, si evidenzia solo quando colpisce superfici coperte da particolari pigmenti: le opere sembrano così emergere dal buio, creando un particolare impatto emotivo.

Chiude con grandi apprezzamenti l’esposizione Light Art che ha illuminato in questi mesi il Palazzo Ducale di Gubbio con le installazioni di Federica Marangoni, Stefano Frascarelli e Saverio Mercati.

Per creare, infine, un collegamento simbolico con i luoghi d’arte del Polo museale dell’Umbria, al Tempietto del Clitunno si accenderà un’installazione luminosa dell’artista umbro Carlo Dell’Amico, dal titolo “Il colore innato”, con un evento dedicato.

Molto apprezzate sono state le numerose iniziative culturali realizzate in questi mesi di mostra.

In particolare il 4 febbraio si è tenuta la Giornata Instameet Spoleto, organizzata dalla Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, con il patrocinio del Comune di Spoleto e in collaborazione con Igers Umbria e Sistema Museo.

Quaranta Instagramers hanno visitato la città, Palazzo Collicola Arti Visive e la Rocca, compresa la mostra Lightquake 2017, immortalando le bellezze artistiche e architettoniche, poi condivise sui profili social.

Un evento di grande promozione sul web, che in poche ore ha raccontato una giornata ricca di curiosità e luoghi unici di Spoleto

Nella stessa giornata si è tenuta anche l’attività Famiglie ad Arte “Disegniamo con la luce”.

Successo anche per il convegno “Lo Spazio della Luce” dello scorso 9 febbraio, a cui hanno partecipato architetti ed ingegneri.

Interessanti e stimolanti gli interventi dello scenografo Sebastiano Romano, del Lighting Designer Filippo Cannata di Cannata & Partners, del professor ing. Marco Frascarolo dell’Università Roma Tre e della professoressa arch. Gisella Gellini del Politecnico di Milano Scuola del Design.

Il 23 febbraio, infine, si è tenuto l’evento speciale “Spengiamo gli spazi, accendiamo le opere” per M’illumino di meno, la campagna di sensibilizzazione promossa da Radio2 Rai, con visita guidata gratuita.

Il progetto Lightquake 2017, ideato da Rosaria Mencarelli, è stato realizzato da Paola Mercurelli Salari con la direzione artistica di Gisella Gellini e Claudia Bottini con la collaborazione di Fabio Agrifoglio, presidente della Fondazione Mario Agrifoglio e degli studenti del corso Light Art e Design della Luce del Politecnico di Milano.

La produzione è affidata alla Società Sistema Museo. Partner del progetto sono Illum, Platek, Tecnokar e Fondazione Mario Agrifoglio.

L’allestimento è affidato all’exhibition designer Gaetano Corica, autore anche del progetto foto-video dell’esperienza (video a cura di Cecilia Brianza).

Il progetto artistico Lightquake è nato per sostenere il recupero del patrimonio culturale danneggiato dal sisma del 2016, attraverso una raccolta fondi finalizzata al restauro

È possibile contribuire alla raccolta fondi direttamente su apposito conto corrente aperto dall’Associazione Rocca Albornoziana – costituita tra Regione Umbria, MiBACT e Comune di Spoleto – che opera per la valorizzazione della Rocca.

Per informazioni su come donare, contattare segreteria@assoroccaspoleto.it.

A fine raccolta, l’Associazione attribuirà agli enti proprietari delle opere i fondi raccolti per il restauro, previa approvazione del progetto da parte delle competenti soprintendenze.