San Martino in Campo vuole salire sul “treno Ikea”

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Successo in termini di presenze e partecipazione, per l’assemblea pubblica che si è tenuta venerdì 6 marzo presso il CVA di San Martino in Campo. Le dodici associazioni paesane, recentemente costituitesi in un comitato, hanno chiamato a raccolta la cittadinanza per discutere del progetto di insediamento sul territorio della multinazionale Ikea. Un incontro che sostanzialmente ha confermato la linea già adottata durante la costituzione del già citato comitato “pro Ikea”: gli abitanti di San Martino in Campo sono pronti ad accogliere a braccia aperte l’azienda svedese. Una sorta di “treno che passa una volta sola” (così recitava la locandina promozionale della serata) e che può diventare l’occasione di riscatto per un territorio che più di altri sta sentendo la morsa della crisi economica. “Non vogliamo perdere questa opportunità di sviluppo – ci tiene a precisare il Presidente della Pro Loco, Lucio Gallina – in una realtà, qual è quella di San Martino in Campo, che ha vissuto un certo benessere solo tra gli anni ’60 e ’90, grazie a due grossi insediamenti industriali: la ex Valigi e l’ex Conservificio. Un periodo di prosperità che purtroppo si è concluso e adesso non possiamo rimanere inermi di fronte alla possibilità di un nuovo rilancio economico. Se Ikea poterà con se, centocinquanta o duecento posti di lavoro, noi li vogliamo a San Martino in Campo”. Timori e preoccupazioni, rispetto ad un progetto di insediamento che nel 2011 sembrava ben avviato, che nascono sostanzialmente dal rallentamento dell’iter di approvazione e dalle continue interferenze di carattere ambientale. “Sappiamo che gli ambientalisti – continua Gallina – dopo aver fatto richiesta di indagini alla magistratura, fermando per un anno il progetto, sono tornati alla carica con delle motivazioni che, a nostro avviso, non hanno fondamento. Ritengono che l’area dove dovrebbe insediarsi Ikea, comprenda i cosiddetti terreni agricoli di pregio e come tali non soggetti a cementificazione. Da una nostra accurata indagine, tali terreni sono individuati nella zona nord del paese e non in quella a ridosso della E45, per altro lasciata all’incuria del tempo, con capannoni dismessi e depuratori in disuso. Non vogliamo fare dietrologia, ma non possono essere questi i motivi del dietrofront, rispetto ad un progetto già esistente e alla volontà della stessa Ikea, che continua a confermare il suo interesse su San Martino in Campo. Con gli ambientalisti abbiamo fatto diverse battaglie sul territorio, condividendo ogni strategia, ma stavolta sappiamo che la gran parte del paese, forse la totalità, non la pensa come loro. Un appello a far chiarezza lo rivolgiamo anche all’amministrazione comunale: vogliamo l’Ikea a San Martino in Campo”. Concetti, sostanzialmente ribaditi anche dagli altri presidenti delle associazioni promotrici del comitato, che hanno trovato consenso tra la gente che ha affollato il CVA. Gli applausi dopo gli interventi sono stati sinceri e calorosi, qualche mugugno invece è arrivato di fronte alle opinioni di chi ha riaperto la questione ambientalista e sollevato problematiche logistiche. Gli abitanti di San Martino in Campo, in sostanza sembrano aver capito: il futuro economico del territorio passa inevitabilmente per l’avvento del “treno svedese”.

Le 12 Associazioni che hanno dato vita al Comitato Pro Ikea: