Referendum: da De Luca appello alle donne della Lega

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Referendum: da De Luca appello alle donne della Lega. Viene richiesto il ritiro della delibera sul quesito della legge sulla custodia cautelare

“Lanciamo un appello alle donne della Lega affinché venga ritirata la vergognosa delibera che chiede il referendum abrogativo per la legge sulla custodia cautelare preventiva. Si tratta di quella 171 del 27 luglio 2021 dell’Assemblea legislativa con cui si richiede l’indizione di una delle sei proposte referendarie messe in campo dal Partito radicale e dalla Lega che rischierebbe di vanificare alcuni effetti determinati per l’introduzione del reato di stalking”.

   

Così il Consigliere regionale del M5s, Thomas De Luca secondo il quale

“l’allarme lanciato da Telefono rosa e condiviso da Mara Carfagna, principale promotrice della legge 38 del 2009, non può essere ignorato”. “Con quale coraggio – afferma De Luca – le donne della Lega riescono a far finta di niente dopo i drammatici fatti di cronaca che, in Italia ma anche in Umbria, vedono coinvolte numerose donne vittime perseguitate e costrette a vivere sotto costante minaccia? Siamo sicuri che il quesito non passerà mai la prova delle urne. L’effetto sarebbe che il carcere preventivo finirebbe per essere quasi abolito anche per i reati di stalking. Riteniamo profondamente umiliante per la nostra regione e per l’Assemblea legislativa essere tra i cinque consigli regionali ad aver imposto un quesito che potrebbe garantire, tra gli altri, anche agli stalker la libertà di perpetrare nuovamente il reato. Il quesito si propone infatti di abolire la reiterazione del reato come motivo per disporre il carcere nei confronti di indagati per reati che non prevedono ‘uso di armi o altri mezzi di violenza personale’. Il quesito numero 5 infatti abolisce la custodia cautelare in carcere per tutti, salvo che si dimostri il ‘concreto e attuale pericolo’ che uno reiteri ‘gravi delitti con uso di armi o di altri mezzi di violenza personale o diretti contro l’ordine costituzionale o di criminalità organizzata’. Significherebbe inoltre escludere la carcerazione preventiva per corrotti, bancarottieri, ladri e scippatori seriali, spacciatori che anche se arrestati in flagranza dovrebbero essere subito rilasciati. Questo senza contare che un altro quesito, quello che propone di abrogare la legge Severino, consentirebbe la candidabilità al Parlamento o la permanenza in cariche di governo di condannati persino per reati di corruzione e contro la pubblica amministrazione. Chiediamo alle donne della Lega – conclude De Luca – se non sia abbastanza per prendere finalmente una posizione coraggiosa a tutela delle potenziali vittime dello stalking e finalmente fuori dagli ordini di partito”.