Pnrr: via libera dalla cabina di coordinamento al riparto da 1,7 mld

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Fonte foto: Ansa.it

Due grandi direttrici, per paesi connessi e rilancio economia

   

Approvato il pacchetto di misure del Pnrr per la ripresa e lo sviluppo economico delle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e 2016-2017. Il via libera a 1 miliardo e 780 milioni di euro, finanziati dal Fondo complementare, è stato definito oggi all’unanimità dalla Cabina di coordinamento integrata, presieduta dal commissario straordinario, Giovanni Legnini, e della quale fanno parte il Capo dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, il titolare della Struttura di missione Aquila 2009, Carlo Presenti, i presidenti di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e i rappresentanti dei Comuni dei due crateri. Il pacchetto si articola su due grandi direttrici, la prima dedicata a “Città e paesi sicuri, sostenibili e connessi”, con una dotazione di 1 miliardo e 80 milioni di euro, la seconda al “Rilancio economico e sociale”, con 700 milioni, tutte e due articolate in progetti specifici. Le risorse sono aggiuntive rispetto a quelle trasversali previste dai progetti nazionali del Pnrr e complementari rispetto a quelle già stanziate per la ricostruzione pubblica e privata. Nel primo gruppo rientrano l’innovazione digitale, che punta al potenziamento dell’infrastruttura nelle aree interne, allo sviluppo di piattaforme di servizi con l’uso di nuove tecnologie blockchain, il sostegno alle comunità energetiche e alla rifunzionalizzazione degli edifici pubblici, la rigenerazione urbana e territoriale, dalla riqualificazione delle aree Sae, al miglioramento dell’accessibilità ai beni culturali, agli interventi sulle infrastrutture, compresi cammini e ciclovie, infrastrutture stradali e mobilità, viene specificato dalla struttura commissariale. Nella seconda linea di interventi ci sono il sostegno agli investimenti delle imprese, un programma per la promozione di cultura, turismo, sport e inclusione, uno per la valorizzazione ambientale, l’economica circolare e il ciclo delle macerie, e la creazione e l’implementazione di centri di ricerca ed alta formazione per l’innovazione, e la realizzazione di due centri di alta formazione per la pubblica amministrazione e per il servizio civile all’Aquila.