Più formazione per uscire dalla crisi: in aumento le imprese e i lavoratori iscritti al fondo interprofessionale per la formazione

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Più formazione per uscire dalla crisi: è quello che stanno facendo le imprese della regione aderenti a Fondimpresa, il Fondo interprofessionale creato e gestito da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil e che, alimentato dal contributo dello 0,30% che le imprese versano sulle retribuzioni dei loro dipendenti, finanzia i piani formativi proposti dalle imprese iscritte e finalizzati ad accrescere le competenze e migliorare il patrimonio di professionalità del proprio personale. Nell’assemblea dell’Obr Umbria, l’articolazione territoriale di Fondimpresa, svoltasi nei giorni scorsi è, infatti, emerso che nei primi dieci mesi di quest’anno sono stati presentati dalle aziende della regione 271 piani di formazione, con un aumento del 43 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Risultano, in sensibile aumento anche i lavoratori coinvolti che hanno raggiunto il numero di 5.586, a fronte di 4.563 del 2014 (+22%); l’ammontare dei finanziamenti di  Fondimpresa, passati da 1.139.091 a 1.465.475 euro (+29%); l’importo dei cofinanziamenti delle imprese per i piani dalle stesse presentati, passati da 374.826 a 719.335 euro, con un aumento di oltre il 90%. L’importo totale dei finanziamenti relativi ai piani autorizzati, pari a 2.184.810 euro rispetto ai 1.513.917 euro al 15.10.2014 (+44%). Inoltre, nel periodo dal 1° settembre 2014 al 16 settembre 2015 sono aumentate da 2.329 a 2.517 le imprese iscritte a Fondimpresa, e da 52.604 a 54.346 i lavoratori da esse dipendenti. Questi numeri, che giungono in un momento in cui anche l’economia regionale sembra inviare segnali positivi, testimoniano l’impegno delle imprese a rafforzare la loro competitività investendo sul capitale umano. È questa, ha sottolineato l’Assemblea, la carta vincente per le imprese che vogliono fare dell’innovazione e della qualità i driver della loro crescita. E le modalità operative di Fondimpresa, che danno alle imprese la possibilità di progettare e gestire direttamente le attività formative, sono quanto mai idonee a consentire alle imprese stesse di realizzare interventi di formazione modellati secondo le proprie specifiche esigenze, su temi chiave per la loro competitività, come la sicurezza, la innovazione tecnologica e organizzativa, la innovazione di processo e di prodotto, la internazionalizzazione, la sostenibilità ambientale. Di qui l’auspicio, espresso dalla Assemblea dell’Obr, che le imprese della Regione sappiano cogliere sempre più il valore strategico della formazione, come fattore su cui far leva per il proprio sviluppo.